Patriarcato e dintorni

Ludovica Martino, la sparata dell'attrice: "I maschi devono essere rieducati"

Ludovica Martino, dopo essere stata tra i protagonisti della serie tv Vita da Carlo 2, si è messa alla prova con un film drammatico, Il mio posto è qui, girato nella Calabria degli Anni 40 che "racconta il riscatto di una ragazza soggiogata dal padre e da una cultura patriarcale".  "Emotivamente provante, a tratti doloroso", dice l'attrice in una intervista a La Stampa parlando di questa pellicola.

"Soffrivo nei panni di quelle ragazze che vivevano, e da qualche parte purtroppo vivono ancora, condizioni di sottomissione e violenza fisica e psicologica. Padri che pretendono di scegliere il destino delle proprie figlie, qualcosa di molto attuale", prosegue Ludovica Martino, "Ancora tante donne sono vittime di relazioni tossiche e situazioni da cui non riescono a uscire", aggiunge l'attrice. "Per mille motivi, tra cui il fatto che alcune non sono indipendenti economicamente".

 

 

 

Da parte sua, dice, "non nego di essere spaventata. Ancora c'è chi fischia se indossi la minigonna, non mi sento sicura quando torno a casa. Se parcheggio lontano tolgo i tacchi e corro veloce, ho il terrore che possa accadermi qualcosa. Non ho mai comprato lo spray al peperoncino ma ci ho sempre pensato, perché la violenza è all'ordine del giorno".

E contro questa violenza, conclude Ludovica c'è un solo modo,"un sussidio psicologico statale per tutti. Ci sarebbe più contenimento non solo della violenza fisica, ma anche psicologica, diffusissima nelle famiglie. Serve un'educazione sentimentale e una rieducazione dei ragazzi, gli uomini devono affiancarci in questa lotta".