La discografica

Belve, Mara Maionchi privatissima: "Luci rosse? Non sono portata. Sessualmente..."

Una scatenatissima Mara Maionchi si confessa a Belve. Intervistata da Francesca Fagnani su Rai 2, nella puntata che andrà in onda domani 30 aprile in prima serata, la discografica parla di Tiziano Ferro - "non ha capito la fortuna di avermi incontrata" - del suo vizio - "il gioco d’azzardo? Esageravo sì" - e del tradimento di suo marito Alberto - "Fu anche colpa mia. Sessualmente? Sono da abat-jour".

TIZIANO FERRO - Quando la conduttrice chiede: "Mi dice chi non ha capito che incontrarla è stata una fortuna?", la Maionchi risponde secca: "Tiziano Ferro". "Perché non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è", aggiunge.

 

 

GIOCO - Sul gioco d’azzardo, quando la Fagnani le domanda: "Ha mai avuto un inizio di dipendenza?", Maionchi risponde: "Non so se dire se ho una dipendenza, però mi piace, poi mi contengo". A quel punto la Fagnani le ricorda di quando si fece interdire dai casinò con una lettera autografa: "Sì, mi sono fatta sospendere, esageravo, quello era un modo per difendersi", spiega.

 

 

CORNA - A proposito del tradimento del marito, scoperto nel più banale dei modi - trovando una ricevuta d’albergo nella tasca dei pantaloni - la Fagnani scherza: "Ma Alberto voleva scaricare l’Iva?". E Mara Maionchi: "Devo ammettere che in parte è stata anche colpa mia se ha cercato qualcosa fuori. La luce rossa non c’era mai, una tragedia insomma". E ridendo conferma: "Sessualmente sono un po' modesta… Non sono proprio portata per le luci rosse… Ho sempre l’abat jour".

 

 

MADRE - C’è spazio per parlare anche di una parte più inedita della vita di Mara Maionchi, ovvero l’infanzia e il conflittuale rapporto con la madre che non andò neanche al suo matrimonio: "Non è venuta perché ha detto che a lei i matrimoni facevano tristezza. Mamma era strana, non era una donna affettuosa, però è stata molto forte". Insomma. "qualcosa mi è mancato, l’ho sollecitata tutta la vita a darmelo l’affetto, un abbraccio, una cosa… Ma lei non ce l’aveva. E l’ho capito dopo. Ognuno è come è".