Angoscia a Londra
Caprarica e il tumore di Re Carlo: "L'hanno visto il 21 aprile, come stava"
"La notizia sta diventando imponente". David Parenzo, a L'aria che tira su La7, interrompe scaletta e dibattito in studio per dare un aggiornamento sulle condizioni di salute di Re Carlo III, che diversi tabloid e giornali inglesi, americani e australiani definiscono oggi "terribili".
"La battaglia contro il cancro non sta andando bene, il Re non risponde alle cure", si legge in vari retroscena che, come da tradizione, fanno riferimento a "insider", anonime fonti vicine alla famiglia reale.
Per fortuna di Parenzo in collegamento c'è Antonio Caprarica, ex corrispondente Rai da Londra e forse il più informato giornalista italiano sull'argomento delle teste coronate britanniche.
"Re Carlo sta molto male, tutti si preparano al peggio. Lo dice TMZ, il sito di gossip più letto al mondo", gli chiede conto Parenzo. E Caprarica risponde secco: "Sono i siti americani, compreso il Daily Beast, che su questa storia del piano per i funerali stanno costruendo tutto un romanzo sulla imminente dipartita". Il riferimento è al Menai Bridge, il nome in codice (prende il nome da un ponte in Galles) abbinato all'organizzazione dell'ultimo saluto a Carlo III, la gestione del pre e post-lutto dal punto di vista mediatico, politico e istituzionale.
"Forse dovrebbero sapere che i piani per i funerali dei reali vengono allestiti praticamente dopo la nascita, appena raggiungono l'età della ragione viene chiesto loro come vorrebbero essere accompagnati verso l'aldilà. Questa è la tradizione della casa regnante inglese", tranquillizza tutti Caprarica.
"Sono siti americani, questa cosa viene molto rimpallata dall'America, sono gli americani che da alcuni giorni stanno battendo su questa vicenda - conclude Caprarica -. L'ultima volta che il Re si è fatto vedere in pubblico è stato il giorno di San Giorgio, per una messa in onore della madre Regina Elisabetta che come sapete era nata il 21 aprile, e le sue condizioni sembravano abbastanza decenti. Questo, per carità, non vuol dire che stia bene o male, ma sono elucubrazioni. E i piani per il funerale sono pronti da anni".