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Adriano Panatta, Serena Grandi: "Una storia bellissima, ma non voglio parlarne"
Il fascino per Serena Grandi, è stato successo e sventura. “La bellezza nella mia vita è stata tutto. Ho avuto molti uomini, ma mi hanno fatto soffrire tanto", aveva rivelato nel salotto di Silvia Toffanin su Canale5. Ora in una intervista rilasciata a Repubblica l'attrice premio Oscar con "La grande bellezza" nel 2013 racconta di aver capito di essere bella a dodici anni. "Avevo già misure abbondanti e dicevo a mia madre 'ho bisogno di un reggiseno' e lei rispondeva 'ora andiamo' ma portavo già la seconda. Sentivo che avevo bisogno di coprirmi e non capivo perché tutti gli uomini mi guardassero, 'poi te lo spiegherò', diceva mamma. Ho scoperto di essere sensuale, anche se allora ero ingenua, superficiale".
Quanto ai cento uomini che aveva detto di avere avuto durante un'intervista a Un giorno da pecora Serena Grandi precisa di aver scherzato, "sono battute" risponde a Arianna Finos di Repubblica. "Avrò avuto le mie storie, ma sono stata sposata quindici anni e ho un figlio di trenta, la mia carriera non si riduce alle conquiste". Tra queste si parlò di Gianni Morandi che le dedicò La mia nemica amatissima. "Non l'ha scritta lui, ma facemmo di tutto per far capire alla gente che potevo essere una 'nemica amatissima', e ci siamo riusciti", rivela la Grandi aggiungendo. "Oggi è sposato, ha un figlio grande, più di tanto non voglio parlarne. È passato tanto tempo".
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Serana Grandi si è spesso lamentata che Silvio Berlusconi non l'abbia mai corteggiata e lo ribadisce ad Arianna Finos: "Beh, sì. Magari, perché avrei avuto un'altra carriera, più soldi e palazzi... ma può anche essere che non gli piacessi. Ed ero sposata". Ricorda un aneddoto: "Eravamo dal produttore Luciano Martino, io ero con Lizzani e la moglie e mio marito, arriva Berlusconi con un codazzo di donne e uomini, dice 'posso rubarvela'? Io avevo cominciato presto a Telealtomilanese ma lui mi disse 'lei diventerà una star del cinema, la tv la faccia fare agli altri'. Così fu".
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Quanto ai registi con i quali ha lavorato, Serena Grandi usa parole di gratitudine per Tinto Brass: "È stato importante, come lo è stato Pupi Avati. Sul set io ascolto i registi. Con Tinto passai sei mesi di grande preparazione". Racconta che quando doveva girare scene di sesso Tinto Brass "mandava via tutti e stava in macchina. Nelle scene di nudo c'erano lui e la moglie Tinta, erano scene preparatissime e lunghe, girava da varie angolazioni e aveva una macchina sola". Altro regista importante è stato Dino Risi che "faceva ridere moltissimo, anche sul set, avrei voluto frequentarlo di più ma ero già sposata". Sul set di Teresa, Serena Grandi ha conosciuto Luca Barbareschi. "Non lo conoscevo, avevo capito che era un grande attore e manager, a volte poteva fregarmi il primo piano, lo capivo, ma era davvero affascinante. Il set divertente e faticoso, in Romagna, guidavo il camion. Ero di una bellezza sconvolgente. Con Barbareschi siamo amici". L'attrice rivela poi che Sordi le avrebbe anche fatto "una bellissima corte, ma ero sposata e spesso mio marito veniva sul set. Ma se non fossi stata sposata...", ammette la Grandi ricordando che "Sordi era molto affascinate, con questi occhi azzurri meravigliosi, di cui non ci si ricorda".
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Pino Daniele le dedicò la canzone Mal di te. "Con Pino c'è stato uno di quegli amori che non hanno una fine", dice a Repubblica. "Ci si incontra, ci si guarda, mi arriva un nastro con Mal di te, che aveva scritto nella notte. Lui lo mise su nastro perché voleva che facessi il video, mio marito si accorse di questa attenzione, ma eravamo già alla fine del mio matrimonio, ed era anche la fine del suo. Non siamo mai andati a passeggiare, a cena. Poi lui si è separato e anche io, ma non ci siamo visti più". "Mi è successo altre volte", aggiunge Serena Grandi, "magari hanno paura di me, scappano. Ci sono amori che non accadono mai". Altro grande amore fu Adriano Panatta.
"Una storia bellissima, ma cerco di non parlarne perché lui si è sposato e sono amica della moglie", dichiara l'attrice. "Ho passato due anni girando il mondo con lui, faceva le esibizioni, aveva già smesso di giocare. L'ho amato molto molto".
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L'intervista si chiude con un consiglio alle donne di non farsi regalare fiori ma Cartier, "Lo dico sempre, i fiori si distruggono in pochi giorni, puzzano" e rivela: "Ho avuto tanti regali. Per un compleanno mi arrivò una Ferrari con il nastro, sotto casa. L'ho rimandata indietro, mi avrebbero chiesto cose che non volevo fare. Non mi interessava diventare una sex worker. Volevo fare il mio lavoro. Quando vai a letto la sera sai chi sei e non ti sputi in faccia".