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Ricchi e poveri, la donna al bar: "Mi dia quello che ha preso la brunetta"
I Ricchi e Poveri, Angela Bramati e Angelo Sotgiu, dopo il successo al Festival di Sanremo, dove sono tornati in gara dopo 32 lunghi anni, si sono confessati in una lunga intervista a La Stampa. "L’altro giorno a Genova sono entrato al supermercato per fare la spesa ma la gente non mi ha fatto andare oltre il tornello dell’ingresso. Meno male che una cassiera mi ha allungato un litro di latte. Sono commosso per tutto questo amore", racconta Angelo. E Angela aggiunge: "Vivo a Rapallo e anche ieri al bar, mentre prendevo un cappuccino una signora è entrata e ha detto al barista: 'mi dia quello che prende la brunetta voglio stare bene come lei'. Sono rimasta senza parole".
"Siamo saliti sul palco dell’Ariston come il cavallo da corsa dato per sfavorito. Ce la dovevamo mettere tutta e ci siamo riusciti: siamo rinati", prosegue Angela. "La strada che abbiamo percorso è talmente lunga che possono arrivare degli insuccessi ed è normale, ma non immaginavamo una cosa così. Però, mi creda, fin dalle prime prove abbiamo indossato questa canzone dicendoci l’un l’altra: cacchio come ci sta bene!", dice Angelo.
Quindi svelano di chi è stata l’idea dell’enorme fiocco rosso la prima sera: "La nostra stilista, Rebecca Baglini, ci aveva detto: 'avete detto che volete giocare? Questa è la mia idea di gioco, un enorme fiocco rosso che vi abbracci e con il quale entrerete sul palco. Ve la sentite?'. Ho storto il naso. Capivo che era una grande idea ma poteva diventare un enorme pacchianata. Bastava un movimento sbagliato. Così più che la canzone abbiamo provato i movimenti per non cadere (ride, ndr)", ricorda Angela.
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E Angelo aggiunge: "A me aveva proposto una giacca coi revers in paillettes ma ho detto: no cara, o tutta di paillettes o niente".
Per quanto riguarda il loro segreto di giovinezza svela Angela: "Il mirtillo. Mi faccio dei beveroni di mirtillo grandi così". Per Angelo invece è "il Dna".