Numeri, numeri
Alessandra Ghisleri, il sondaggio su Sanremo che smaschera il Pd
"Un italiano su 2 (51.4%) non condivide la scelta di affrontare" temi di attualità a Sanremo: lo scrive Alessandra Ghisleri su La Stampa, illustrando il sondaggio realizzato da Euromedia Research sul festival appena concluso. Tra chi vuole che la kermesse parli solo di musica ci sono soprattutto i ragazzi tra i 18 e i 24 anni (76.3%). Al contrario, chi vuole che sul palco del teatro Ariston si parli anche di altro sono per lo più coloro che appartengono alla generazione X, quindi quelli nati tra il 1965 e il 1980. Ma non solo.
C'è infatti anche l'elemento politico: parliamo del Pd, che nella kermesse ligure pare trovare sempre un appiglio per parlare di qualcosa, dallo stop alla guerra al genderfluid, senza fare chissà quale sforzo. E non a caso ora dal sondaggio della Ghisleri emerge che il 60% dell'elettorato dem, oltre al 65.6% dei sostenitori di +Europa, ha il desiderio di sentire "altro" oltre alla musica sul palco dell'Ariston. Diversa la visione dell'elettorato di Fratelli d'Italia: solo il 28,3% è favorevole ad affrontare temi e ospitare personaggi che con la musica non hanno nulla a che fare. Cifre che giustificano e rilanciano l'antico adagio che recita: la sinistra vince solo a Sanremo...
Quest'anno a stimolare dibattiti e riflessioni sono stati in primis i testi di due canzoni in gara, "Casa mia" di Ghali e "Onda alta" di Dargen D'Amico. I due artisti, nel corso delle serate della kermesse, hanno anche fatto riferimento alla guerra in Medio Oriente, chiedendo lo "stop al genocidio" e il "cessate il fuoco". Temi di politica e attualità a parte, la Ghisleri sottolinea che il festival rappresenta ancora l'evento più importante per la musica italiana per 1 cittadino su 2 (47.6%). Non manca, però, chi pensa che la manifestazione sia solo un programma stagnante, superato e poco innovativo (44.9%) rispetto ad altri eventi musicali.