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Fiorello struggente, "a chi dedico la mia carriera": lo showman si mette a nudo

«A chi dedico questa serata? Naturalmente alla mia famiglia d’origine e alla mia famiglia con Susanna. Più che la serata gli dedico proprio la mia carriera, perché ormai ho quasi 64 anni, a tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno dato qualcosa, a partire dai villaggi turistici. Poi Claudio Cecchetto, Maurizio Costanzo, Giampiero Solari. Ma se dovessi fare un nome in particolare, direi Bibi Ballandi». Fiorello è stato il co -conduttore dell’ultima serata di Sanremo 2024 e molto di più. Spalla, amico, disturbatore, ballerino, comico. Sì, ha fatto anche il Ballo del Qua Qua, e quindi? Tutto questo scandalo non lo vediamo, anzi ha portato bene. «Gli imprevisti rendono bello questo mestiere, non mi piace preparare tutto al 100%. Imprevisti ne sono successi pochi quest’anno, ci siamo aggrappati a quella cosa lì», «ma visti questi risultati, io il Ballo del qua qua lo rifarei volentieri». Lo ha detto Fiorello in conferenza stampa ha sottolineato il successo dell’edizione. «Piaccia o non piaccia, il Festival si becca tre 60% (di share, ndr) di fila. 

Amadeus da solo batte la Meloni e la Schlein insieme. Belzebù, perchè non entri in politica? Ti fai un partito, lo chiami “Fratelli di Palco”, “Movimento 5 Scalette”o “Sanremo Viva”». Fiorello ha ironizzato sugli ascolti record delle prime tre serate del Festival a VivaRai2!... Viva Sanremo!: in compagnia di Biggio, Casciari, Alessia Marcuzzi e tutta la banda, in diretta sotto la pioggia, Fiorello ha scaldato l’atmosfera all’esterno dell’Ariston al termine della quarta serata del Festival di Sanremo. Fiorello all’Ansa ha smentito passaggi televisivi: è ben saldo in Rai. E il futuro? «Amadeus non farà il sesto festival consecutivo. Giurin giurello, anzi giurin Amarello». Fiorello assicura così in sala stampa che davvero stasera salirà sul palco dell’Ariston da coconduttore ma anche per andarsi a riprendersi l’amico a conclusione di un quinquennio affrontato insieme. 

 

«Amadeus ha capito, è giusto così. Con quinto si chiude, il sesto non si può fare. Però - avverte- la svolta è ad agosto, il ripensamento potrebbe essere lì. Perché ogni anno ad agosto, quando siamo in vacanza insieme, tra un vinello e un’anguria, mi dice: “Ciuri, sai mi ha chiamato, mi ha chiamato quello...” e comincia tipo goccia cinese. Quindi fino ad agosto non avremo certezze», dice Fiorello tra le risate. «Sono strafelice per questa settimana che non dimenticherò mai», aggiunge l’amico direttore artistico che lo ha voluto con se tutti questi anni, «Fiorello, con cui sono amico da 38 anni, è risultato fondamentale in tantissimi momenti. Non avrei mai potuto fare un Sanremo così senza di lui». «Mi piace che abbia una cura nei dettagli altissima, credetemi. Ha sempre trovato qualcosa di nuovo ogni anno», aggiunge Amadeus.