Il giudizio

Sanremo, Al Bano pesantissimo sul caso Travolta "Cos'è, una vergogna?"

Suo malgrado, Albano Carrisi è stato il "convitato di pietra" della gag-figuraccia di John Travolta al Festival di Sanremo. Il balletto insieme ad Amadeus e Fiorello sulle note de Il ballo del qua qua, mitico brano firmato proprio da Al Bano e Romina Power, ha creato un tale imbarazzo nell'attore americano da convincerlo a non firmare la liberatoria al video per la Rai.

Su Amadeus sono piovute critiche ferocissime (lo stesso Fiorello ha definito quel momento "terrificante"), ma il crooner di Cellino San Marco, intervistato da Repubblica, va controcorrente: "L'ho trovato molto divertente, buffo, non capisco dove sia lo scandalo. Ho seguito la serata e mi è sembrato uno sketch carino. Lo può fare anche Travolta. Non è piaciuto?".

 

 

 

Le parole di Fiorello, spiega Carrisi, saranno state "ironiche": "Il ballo del qua qua lo ha scritto Romina, è un successo mondiale, è giocoso. Un divo di Hollywood non può esibirsi? Cos'è, una vergogna? Gli toglie qualcosa? Io questi intellettuali non li capisco. Al Festival, poi, dove succede qualunque cosa".

 

 

 

Molto più seria, ovviamente, la protesta dei trattori: "L'ho detto e lo ripeto: bisogna difendere i diritti, li devono ascoltare". Quasi sicuramente gli agricoltori non saliranno sul palco e si dovranno accontentare di un comunicato letto da Amadeus. "Peccato, mi dispiace tanto - spiega Al Bano, che tra i mille impegni gestisce anche la sua imponente masseria-azienda agricola in Salento -. Almeno un paio di loro poteva stare sul palco, sarebbe stata più forte la presenza in scena. Perché non li fanno salire?". Tuttavia, ha dovuto declinare l'offerta di aderire alla manifestazione: "Se fossi venuto sarebbe successo un casino, l'attenzione si sarebbe spostata su di me".