Sotto accusa

Chiara Ferragni indagata anche a Cuneo: la questione della "competenza"

Chiara Ferragni e Balocco sono indagate non solo dalla Procura di Milano per cosiddetto "pandoro-gate" ma anche a Cuneo. Bisognerà quindi capire quale fra le due procure ha la competenza territoriale per procedere. Pare infatti che i nomi della influencer e quello di Alessandra Balocco sono nel registro degli indagati della città piemontese. 

Quindi, dopo l'acquisizione di tutti gli atte e delle carte a Milano e a Cuneo, ci sarà un confronto tra le due procure per decidere sulla questione della competenza e procedere nelle indagini per truffa aggravata. Di fatto bisogna accertare dove sarebbe avvenuto il presunto profitto. Le società della Ferragni, infatti, hanno sede nel capoluogo lombardo mentre l'azienda dolciaria a Fossano, in provincia di Cuneo.  

 

 

Due fascicoli modello 45, senza ipotesi di reato ne indagati sono aperti anche nelle procure di Prato e Trento. 

Intanto, la Guardia di Finanza di Milano potrebbe acquisire anche le denunce dei consumatori, se arriveranno, nel fascicolo aperto dopo l'esposto del Codacons, presentato in oltre cento Procure. A Milano in questi giorni stanno arrivando per competenza tutti gli altri fascicoli aperti in altre parti d'Italia e le indagini, dunque, per ora si concentrano solo tra il capoluogo lombardo e Cuneo.

 

 

L'associazione dei consumatori ha poi stimato il rimborso per ogni singolo cittadino "truffato": la differenza tra il costo speso per un pandoro griffato rispetto al valore normale è di 5,69 euro. Essendo stati venduti 290mila pandori, secondo Codacons, il totale della somma a titolo di differenza è di 1,65 milioni di euro.