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Martina Avogadri, protagonista con "LIFT" su Netflix

Annamaria Piacentini

Lei fa la Hacker, lui il carabiniere. Ecco i due attori italiani che sono nel cast del film “LIFT” di F. Gary Gray. Scene da brivido e un po' di ironia in questo action movie con Jean Reno, Kevin Hart, Sam Worthington e Gugu Mbatha-Raw. La storia: una banda di rapinatori cerca di sottrarre cinquecento milioni di dollari da un passeggero a bordo di un aereo che vola a dodicimila metri da terra. 

  Siete annoiati, senza entusiasmo mentre passate da un programma all'altro davanti alla tv? Allora avete bisogno di adrenalina! Su Netflix la sera del 12 arriva il film action “LIFT” che vi terrà incollati sul divano di casa con una storia on the road ambientata nelle più belle location italiane e internazionali. L'idea è venuta al regista F. Gary Gray che, in quanto ad atmosfere cult, è un vero professionista: “Amo il genere action, conferma il regista, mi permette di liberare la mia immaginazione”. Accanto a lui, in un cast internazionale ci sono anche due attori italiani: la bellissima Martina Avogadri che recita al fianco di Jean Reno, (Jorgensen), un ricco banchiere che ha fatto fortuna sostenendo segretamente attacchi terroristici.  E Stefano Skalkotos, nei panni di un carabiniere che si occupa della tutela dei Beni Culturali. Tutto inizia a Venezia per proseguire tra Trieste e Cortina, con location anche in Europa. Partiamo da Martina Avogadri che intervisto da Londra, un'attrice bravissima di cui in futuro, continueremo a parlare. Anche in questa Italia dalla memoria corta, fatta di figli e figliastri, la sua preparazione artistica la distingue da molte altre come ha già fatto in “LIFT”. 

  

Martina, nel film è accanto a Jean Reno ed interpreta il capo di un gruppo Hackers: cosa ha provato quando il regista l'ha scelta per questo ruolo?

“In realtà spesso vengo chiamata per interpretare ruoli che hanno una doppia facciata e devo dire che mi intrigano molto”. 

  Quindi ha accettato subito?

 “Sì, è un personaggio dinamico, ma fino alla sera prima di iniziare le scene, non sapevo di lavorare a stretto contatto con Jean Reno”. 

  È stato complicato?

“Assolutamente no. È stata un'esperienza magnifica, Reno è molto gentile e mi ha messo subito a mio agio...come fanno tutti i grandi! È una di quelle persone estremamente generose sul piano lavorativo, mi ha trattata con grandissimo rispetto. La sua professionalità ha reso il mio personaggio più autentico”. 

 Un personaggio difficile, conosciuto in tutto il mondo criminale: ce lo racconta?

Interpreto Leviathan capo di un gruppo internazionale di hackers, una giovane donna che non ha scrupoli, ma assi nella manica. Il regista è riuscito a mescolare, con acume e passione, elementi di commedia e azione, unendo suggestioni e situazioni dinamiche ad alto respiro”. 

Parliamo tanto di Tom Cruise che gira le scene più forti senza controfigura. Le sue non sono a rischio, però se la cava bene. Ha fatto molti sport?

“Ho fatto sport, ma ho un background da pallavolista. Mi piaceva e per molto tempo mi ha fatto sentire in forma. Anche nella maturità ho continuato a praticarlo, fino a quando ho cominciato a fare cinema”. 

 Attualmente vive a Londra, suo padre è anglosassone e l'inglese è la sua lingua corrente. Che progetti ha per il futuro?

 “Vorrei fare un film come produttrice, ho una casa di produzione. Nel 2024 realizzerò un mio progetto, ma continuando anche a fare l’attrice. Sempre con costanza e passione. Amo esplorare ogni personaggio che devo interpretare”.   

Rimpianti?

“Nessuno, però vorrei poter tornare a lavorare anche in Italia, senza lasciare definitivamente il mondo anglosassone. Da sempre sogno di girare con i grandi registi italiani, come Marco Bellocchio che ha costruito dei capolavori. Così come Placido e Tornatore. Vedremo cosa accadrà in futuro, il cinema lo amo”.