Il sequel

Aquaman, supereroe supersfigato: ecco il ritorno del tritone

Gabriele Galluccio

Chi lo avrebbe mai detto, qualche anno fa, che Aquaman avrebbe riscosso un successo così straordinario al cinema da meritare persino un sequel. Eppure è accaduto, dopo che il film uscito nel 2019 con Jason Momoa nei panni di Arthur Curry ha sbancato il botteghino: è entrato nella top 20 dei migliori incassi, superando il miliardo e affermandosi in qualità di film di maggior successo mai prodotto dalla DC. Neanche il Joker di Todd Phillips è riuscito a superarlo. E dire che sembrava una pellicola fatta tanto per, con Aquaman che è sempre stato considerato un supereroe “sfigato”. Basti pensare che nella serie tv The Big Bang Theory uno delle battute nerd più note riguarda proprio Aquaman, che “fa schifo!”. E invece il film diretto da James Wan si è rivelato esattamente il tipo di cinecomic che il pubblico predilige: lineare e godibile anche senza conoscere ogni dettaglio dell’universo a cui appartiene e soprattutto con la giusta miscela di azione, humor e pathos.

La seconda pellicola, disponibile nei cinema italiani dal 20 dicembre, è intitolata “Aquaman e il regno perduto” che però secondo le stime non si avvicinerà neanche lontanamente al successo del primo. Pur seguendo le linee guida del capitolo precedente e nonostante il budget consistente (oltre 200 milioni di dollari), il fenomeno Aquaman si è già sgonfiato e rischia di fare flop. Un indizio in questo senso è offerto dal poco marketing che ha accompagnato l’uscita del film, che è l’ultimo dell’universo DC Extended Universe, ufficialmente “ucciso” dalla Warner Bros in favore di nuovi progetti che alimentino la competizione con la Marvel. La trama di “Aquaman e il regno perduto” è semplice: dopo gli eventi del primo film, l’eroe interpretato da Jason Momoa si ritrova a svolgere il doppio ruolo di padre e sovrano di Atlantide. Il cattivo è Black Manta, che torna con l’intenzione di vendicare la morte del padre: per raggiungere lo scopo si procura l’antico e oscuro Tridente Nero.

 

 

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Aquaman dovrà chiedere aiuto al fratello Orm per impedire a Black Manta di attuare il piano. Da segnalare la presenza di Amber Heard nel ruolo di moglie del protagonista, nonostante le polemiche a seguito del processo-show con l’ex Johnny Depp. Tornando ad Aquaman, forse non molti sanno che si tratta del supereroe più “eco-friendly”. È emerso dalla ricerca di Save on Energy, che ha valutato cinque parametri: etica e morale, poteri individuali, potenziale di distruzione, scelta delle armi e mezzi di trasporto utilizzati. Il peggiore è Ironman, figlio di un creatore di armi nucleari e considerato il più inquietante. Agli ultimi posti Batman, che paga il fatto di “lavorare” a Gotham, una città sporca e criminale come nessun’altra. Tra i virtuosi spunta invece Spider-Man, valutato il più attento e sensibile alle tematiche ambientali. Aquaman però non si batte, anche perché l’attore che lo interpreta è un sostenitore dei “prodotti naturali”.