Parabole

Ilaria Galassi, l'ex stella di "Non è la Rai"? Impensabile: come campa oggi

"La vita va avanti, anche se la mia, da un certo momento in poi, non è stata così facile": a parlare è l'ex stella di Non è la Rai Ilaria Galassi in un'intervista al settimanale DiPiù. In tanti la ricorderanno accanto ad Ambra Angiolini, Miriana Trevisan e Laura Freddi nel programma di Gianni Boncompagni. Proprio a proposito del suo passato, la Galassi ha detto: "Sono lontani i tempi in cui ero la stella di Non è la Rai, quando ballavo e cantavo insieme con tante giovani ragazze, senza neanche rendermi conto del grande successo che avevo". Dopo quel periodo dorato, però, sono iniziate le difficoltà. Quelle maggori la Galassi ha dovuto affrontarle per motivi di salute. Al settimanale ha raccontato di aver subìto anche "una difficile operazione al cervello. Poi non sono più riuscita a lavorare in tv e adesso, dopo varie mansioni, faccio la badante". "Ora faccio un lavoro che alcuni potrebbero definire umile - ha proseguito Ilaria - ma negli anni Novanta ero la biondina con la frangetta e gli occhioni da cerbiatta, come dicevano i miei ammiratori".

L'ex stella della tv ha ricordato i tempi in cui i ragazzi l'aspettavano fuori dagli studi televisivi accompagnandola fin sotto casa: "Il mio volto era stampato perfino sui quaderni di scuola. Pensi che mi scrivono ancora centinaia di ammiratori ma all’epoca ero molto giovane, inconsapevole. Questa esperienza durò dal 1991 al 1994 e solo quando tutto finì e tornai alla realtà, mi resi conto di avere vissuto qualcosa di davvero speciale e che non volevo assolutamente smettere".

 

 

 

La Galassi ha raccontato che dopo l’ultima puntata, "mi chiamò Antonio Ricci di Striscia la notizia, che mi voleva come Velina”. Qualcosa, però, andò storto, a segnarla un incidente: "Mentre ero ferma con il motorino a un incrocio, sono stata investita da una macchina. È stato devastante, mi sono fratturata le gambe, le braccia e ho subìto due interventi chirurgici, ho passato circa un mese a letto immobilizzata, con gli arti in trazione". Poi un altro brutto episodio: "Era il Natale del Duemila, avevo solo ventiquattro anni. Ho avuto un forte mal di testa e ho iniziato a fare cose strane, azioni che non avevano una logica, come continuare ad aprire e chiudere delle scatole senza motivo, e dicevo cose senza senso. Con me c’era il mio fidanzato di allora e una mia amica che hanno chiamato subito l’ambulanza. Ero gravissima. La diagnosi è stata devastante: aneurisma congenito al cervello. Mi hanno operata immediatamente, un intervento durato dieci ore".