Arrampicate
Luciana Littizzetto, la supercazzola: "Perché Fabio Fazio ha sostituito Patrick Zaki"
Grossa sofferenza e un bel po' di imbarazzo. Luciana Littizzetto, a poche ore dal via della nuovissima edizione di Che tempo che fa, non più sulla Rai ma su Discovery e il Nove, non nasconde la difficoltà di dover far ridere in un momento così drammatico, segnato dalla tragedia di Israele.
Una tragedia che ha nel suo piccolo sconvolto anche il programma che la vedrà inamovibile protagonista in coppia con Fabio Fazio: il primo ospite d'eccezione sarebbe dovuto essere Patrick Zaki, ma il giovane egiziano e bolognese d'adozione ha esagerato su Twitter con i commenti filo-palestinesi e contro Israele e Netanyahu (definito "un serial killer") da convincere tutti, dalla rete a Fazio e gli autori, a rinviare l'intervista a data da destinarsi. Qualcuno parlerebbe di "censura preventiva", la Littizzetto preferisce parlare di "delicatezza".
"Non è bello dover essere leggeri, dover far ridere mentre scoppia una guerra - spiega la comica torinese in una lunga intervista a Repubblica -. La situazione in Israele è spaventosa". Zaki avrebbe dovuto presentare il suo libro Sogni e illusioni di libertà (Nave di Teseo) ma come detto non ci sarà "Verrà nelle prossime settimane - assicura Lucianina -, la seconda o la terza puntata".
"La situazione è delicatissima, difficile da gestire. Dobbiamo portare rispetto per Israele e quello che sta succedendo. Fabio si è messo al lavoro per riorganizzare la puntata, in modo funzionale, rispettoso ed eticamente buono per tutti. Ci sarà la senatrice Liliana Segre". Un bel salto, rispetto a Zaki.
Di fronte alle immagini delle stragi di innocenti nei kibbutz e nel rave party nel deserto del Negev, a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, perpetrate dai miliziani islamici di Hamas, "mi sento inopportuna, la guerra ti leva il respiro. Anche leggendo i giornali, sei inerme, impotente. Senti un peso sul cuore", ammette la Littizzetto, che poi però torna leggera dicendo la sua sul nuovo Che tempo che fa.
Innanzitutto, sarà una presenza fissa come editorialista d'eccezione Ornella Vanoni. "Lei è la pazzia bella: intelligente, libera, l’età porta la libertà. I grandi dicono sempre quello che pensano, e ti fanno vibrare". Scomoda, talvolta, ma sicuramente più digeribile dello Zaki-pensiero.