Confessioni

Verissimo, Marisa Laurito e lo scandalo in tv: "Molestata da una persona importante"

L’ospitata di Marisa Laurito a Verissimo, su Canale 5, non è passata inosservata. Nel salotto di Silvia Toffanin l’attrice ha rilasciato delle dichiarazioni pesanti, che vanno oltre la sfera lavorativa e sfociano in quella privata. La carriera della Laurito non ha bisogno di particolari presentazioni: dopo anni di gavetta e sacrifici, l’attrice ha avuto successo tra film importanti e programmi di cabaret. Ripercorrendo i suoi esordi in televisione, la Laurito ha però parlato anche dei soprusi che ha dovuto subire, comprese le molestie da persone di un certo livello. 

 

 

“Ho subito molestie anche da persone importanti in tv - ha confidato l’attrice alla Toffanin - avevo avuto un’educazione ferrea, non avrei mai accettato compromessi. Mio padre mi aveva inculcato il senso della disciplina e del lavoro, nn avrei mai accettato una raccomandazione. Davo due schiaffi e me ne andavo per la mia strada. All'epoca non si tendeva a denunciare, era quasi una cosa normale. Le donne quasi se lo aspettavano, in un mondo che era particolarmente chiuso. Credo che queste cose si verifichino anche oggi, per fortuna si può denunciare e bisogna farlo sempre: non bisogna avere paura. È vero che le donne sono messe a dura prova, poi bisogna affrontare i processi che possono diventare una nuova violenza psicologica. È orribile sentire anche oggi qualcuno che dice 'se l’è cercata'. Noi non cerchiamo niente - ha chiosato - vogliamo essere libere e indipendenti, vogliamo decidere come vestirci nel rispetto della società ovviamente”.

Qualche giorno fa la Laurito è stata intervistata dal Corriere della Sera in merito alla firma dell’appello per la pace lanciato da Michele Santoro: “Candidarmi alle Europee? Non faccio politica, che è una cosa seria. Già ce ne sono troppi in giro che non sapendola fare, la fanno. Ho sottoscritto l’appello, condivido la richiesta di pace, ovviamente è necessario un senso di giustizia per l’Ucraina ma credo fortemente che oggi bisogna operare tutti nei confronti della pace. Se ci fosse una sommossa popolare nel mondo, se tutti scendessimo in piazza, l'obiettivo della pace si raggiungerebbe. È ridicola oggi una guerra, non abbiamo imparato niente dal passato, non è una cosa civile”.