L'evento

In Serbia con Gabriella Carlucci: "Grande successo per Festival del cinema italo-serbo"

Belgrado. È ormai un appuntamento consolidato quello di unire opere contemporanee del cinema italiano e serbo. Giunto alla VIII edizione, ideato e diretto dall'onorevole Gabriella Carlucci, questo festival vince e si aggiudica il consenso di critica e pubblico. Belgrado è una città ricca di cultura, ha più università che ristoranti, ma è viva e piena di idee e di innovazioni. I serbi amano gli italiani, e non è una storia di fantasia, ma concreta: lo vedi per le strade, se entri in un negozio, se chiedi un'informazione: c'è educazione e rispetto. Eppure, non c'è una terra che vissuto tante vite come la Serbia: incursioni e guerre fino al '96. Ma è rinata, ha ricostruito ciò che era stato distrutto con coraggio e orgoglio. Oggi è una metropoli circondata dal Danubio, dove tutto funziona come un orologio svizzero. La più entusiasta è Gabriella Carlucci, rispettatissima in Serbia dove ogni anno attendono il suo festival: La incontriamo, una delle più belle residenze nel mondo, l'Ambasciata italiana costruita a Belgrado tra il 1924 e il '26. Al centro del salone ci colpisce il ritratto della regina Elena, principessa di Montenegro, che fu l'ispiratrice per la realizzazione di questo edificio.

 Gabriella, si aspettava tutto questo successo?
“Sì, ci credevo. La Serbia è un paese che ti rende migliore. Ha una politica invidiabile, al punto che molte aziende italiane si stanno trasferendo aprendo nuove succursali. Ci sono gli incentivi e il governo investe anche sulla formazione”.

Ciò comporta prezzi più alti?
“Assolutamente no, qui sono molto più bassi rispetto all'Italia”.

Passiamo al cinema: chi appoggia questo festival?
“L'Associazione Excellence International con l'Ambasciata italiana a Belgrado, il Ministero della Cultura Serbo e il patrocinio del Ministro della Cultura. La presenza delle più importanti istituzioni pubbliche dimostra l'importanza di Belgrado e della Serbia per l'Italia”.

L'ottava edizione ha avuto un grande successo, ma non solo per il cinema, si è parlato anche di moda confrontando gli stilisti italiani a quelli serbi: come ci è riuscita?
“Ho organizzato scambi tra i professionisti del settore moda con sfilate in Ambasciata e la partecipazione di due stilisti italiani, Nino Lettieri e Francesca Bracalenti, insieme allo stilista serbo Igor Todorovic”.

Prossimo obiettivo?
"Proseguire in Spagna a Palma De Maiorca con produzioni internazionali che riusciremo a fare, in seguito, anche in Serbia”.

 Insomma: viva le donne...
“Ci vuole coraggio, ma se ami ciò che fai riesci a raggiungere sempre i tuoi obiettivi, però devi essere capace di portarli a termine con idee nuove, forza e rispetto per quella parte di mondo che ti accolto e che ti ha dato fiducia. La Serbia lo ha fatto”.