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In onda, Bocchino: "Arianna Meloni fa politica da 17 anni, volete toglierle i diritti?"
Si parla del nuovo ruolo di Arianna Meloni all'interno di Fratelli d'Italia da Luca Telese e Marianna Aprile a In Onda, e Italo Bocchino chiarisce subito: "Meraviglia tutta questa attenzione. È impegnata in politica da quando aveva 17 anni. Quindi non è un caso di nepotismo. Stiamo parlando del partito non della nomina in un ruolo pubblico. A tutti è consentito fare politica ma a lei no, perché è la sorella di Giorgia Meloni. È incomprensibile". E poi, prosegue il direttore de Il Secolo d'Italia, "nella sinistra europea c'è l'esempio dei fratelli Miliband. A sinistra è democrazia, a destra è nepotismo. Non capisco per quale ragione vogliate toglierle i diritti politici".
Qui l'intervento di Italo Bocchino a In onda
La sorella della presidente del Consiglio, infatti, è da poco ufficialmente responsabile Adesioni e segreteria politica di Fratelli d’Italia. Quanto alle critiche sul nuovo ruolo politico in FdI, la stessa Arianna Meloni in una intervista al Corriere della Sera ha ribattuto: "È un fuoco di fila di chi non ha voluto informarsi. Mi iscrissi al Msi che avevo 17 anni, ho fatto di tutto: attaccavo i manifesti, contattavo i militanti, organizzavo gli eventi, poi via via ho preso a tenere i contatti alla Regione Lazio con i nostri vari eletti o candidati, più recentemente nel partito, che cresceva... Insomma, politica a tempo pieno".
Mai ruoli visibili "una volta perché Giorgia era ministro o leader, una volta perché Francesco (Lollobrigida, ndr.) assumeva altri incarichi... A me stava bene così. Non mi interessa apparire, ma lavorare". Quanto ai mugugni nel partito, Meloni ha risposto: "In FdI non esistono gruppi o correnti. Se uno con la storia di Rampelli volesse chiedere un congresso, lo farebbe in prima persona. Anche perché non si è capito a che servirebbe oggi un congresso: c’è una leader indiscussa, la linea politica è condivisa, lo spazio per lavorare c’è in tantissimi ruoli e organismi".