Il caso
Gianfranco Vissani scatenato: "1.600 euro per una notte", chi attacca
Gianfranco Vissani non è uno che le manda a dire. E così lo chef entra a gamba tesa sulle polemiche dell'estate e di fatto mette nel mirino quegli esercenti che approfittano della bella stagione per mettere nel mirino il portafoglio dei clienti. All'Ansa Vissani è scatenato: "Questo è il primo Ferragosto che viviamo senza l'assillo del Covid, ma è un Ferragosto sottotono", spiega. Poi aggiunge: "Le famiglie italiane soffrono la situazione economica che stiamo vivendo, fare spesa è diventato un lusso e poi mancano gli stranieri che arrivavano dall'est Europa e in particolare i russi".
Poi Vissani punta il dito contro gli operatori dell'accoglienza: "Stanno uccidendo il turismo italiano - afferma -, non è possibile pagare una camera 1.600 euro a notte. I clienti li dobbiamo trattenere, invece così fuggono dal nostro Paese e lo fanno gli stessi italiani che preferiscono andare all'estero perché pagano meno". Infine lo chef definisce una "provocazione, utile solo a far parlare" i due euro per la condivisione di un toast che tanto hanno fatto discutere in queste settimane. "Io non lo avrei mai fatto", afferma. Poi la richiesta del maestro al governo Meloni di "entrare a gamba tesa sui prezzi, perché così non si va avanti".