Il cantante

Morgan, "me ne sono vantato": la frase-choc sul suicidio del padre

"Me ne sono vantato. È un gesto dissociativo, un gesto disperato. Usi questa cosa, cercando di trovarci dentro un’utilità. Perché altrimenti, oltre al danno hai una beffa": Morgan, ospite del podcast di Fedez "Muschio Selvaggio", ha parlato così del suicidio del padre. "È stato spontaneo. L’ho sentito il giorno del funerale, ho sentito il privilegio di essere figlio di un suicida - ha continuato il cantante e nuovo giudice di XFactor -. È iniziata quel giorno la mia filosofia. Perché la filosofia è chiederti: che cos’è questo?".

 

 

 

Morgan ha descritto suo padre come "un infelice cronico. Faceva cose che non voleva fare nella vita e io non l’ho mai visto felice. Però, poi ho visto dei filmini degli anni ’60 in Super8, e vedevo un uomo felice. Tant’è che io dissi a mia madre: 'Chi è lui? Questo chi è?'”. A cambiare il padre di Morgan sarebbe stato l’arrivo dei figli: "Prima era diverso. Non siamo stati noi, però. Mio padre era estremamente affettuoso. Nell’ultimo periodo, sembrava un film horror. Aveva portato una cappa nera dentro casa. Chiedeva a me i soldi, perché io facevo pianobar. Lui aveva problemi economici". 

 

 

 

La sera prima del suicidio, Morgan e suo padre si sono incontrati: "Mi portò un rullino fotografico con dentro centomila lire: 'Così non potrai dire che non te li ho resi'. Poi mi salutò dalla finestra…". Parlando di se stesso, infine, ha detto: "Ho fatto fatica per mantenere mia madre e mia sorella. Quando qualcuno mi tratta male, mi girano i cog**oni perché non sanno quello che ho fatto per essere dove sono oggi. Non voglio che la mia fama mi preceda, ma voglio sempre essere messo alla prova e dimostrare di essere quello che sono".