Debordante

Giuseppe Cruciani travolge Fazio: "Una porcheria", come stanno le cose

Giuseppe Cruciani non teme di dire la sua. E ancora una volta prende le difese del governo, o meglio, di Arisa. L'artista ha ammesso di apprezzare Giorgia Meloni scatenando la comunità Lgbt. "È assurdo discutere delle frasi dette da Arisa in una intervista. È stata madrina del Gay Pride e va benissimo, ma se basta dire una frase benevola nei confronti della Meloni per avere la cacciata da quel mondo, è evidente che sembra una cosa senza senso. Non si capisce perché dire: 'Apprezzo la Meloni' faccia guadagnare un bando da parte del mondo LGBT". Il motivo per il conduttore de La Zanzara è chiaro: "Le posizioni si possono discutere quando c’è qualcosa di concreto. Il governo Meloni non vuole eliminare le coppie gay". 

 

 

Ma in queste ore un'altra polemica sta tenendo banco: la "nuova" Rai con tanto di addio di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. "La Annunziata - commenta con Fanpage - ha fatto un atto politico, da persona che sta all’opposizione, fondamentalmente. Non possiamo nasconderci dietro le cose. Poi, su Fazio, sappiamo che ha accettato un altro contratto, ma nessuno l’ha cacciato. Per il resto, non sopporto l’occupazione in generale. La ‘lottizzazione’ è una porcheria, ma purtroppo l’hanno sempre fatta tutti. Il problema non è chi occupa, ma come si occupa. Non capisco la differenza tra questa occupazione della Rai e le altre".

 

 

Insomma, una chiara frecciata alla sinistra. E proprio sul Pd si sofferma Cruciani. Il conduttore radiofonico non può fare a meno di ricordare la batosta alle Amministrative. "Per me, la Schlein è finita con la storia dell’armocromia. Ha creato un effetto sorpresa all’inizio, ma dopo quell'intervista (a Vogue, ndr) c'è stata una lunga discesa. Credo che alla prima prova elettorale seria, la Schlein sarà ufficialmente messa in discussione". A maggior ragione perché "è stata eletta da gente che non è del Pd e che probabilmente il Pd manco lo vota. È stato un suicidio incredibile. Un partito che, per regole assurde, fa eleggere un segretario da persone che non sono del Pd. Le votazioni degli iscritti hanno dato un risultato abbastanza chiaro, che era appunto Bonaccini".