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Fabio Fazio, lezione di Magliaro: "Un anno a innaffiare una pianta..."
A DiMartedì - il programma condotto da Giovanni Floris su La7 - ancora grande spazio al tema delle “epurazioni Rai”, dopo gli addii di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. A dare il proprio parere, tra gli altri, nella puntata di martedì 30 maggio è Massimo Magliaro, ospite della trasmissione. Una voce autorevole quella del giornalista, perché ex-vicedirettore del Tg1 e direttore di Rai International dal 2000 al 2006, quindi una persona che conosce le dinamiche della tv di Stato.
Queste le parole di Magliaro: “Si parla tanto di epurazione di Fazio e Annunziata e ho nei confronti della seconda una stima abbastanza rilevante, avendola conosciuta. Nella mia carriera Rai, però, sono stato epurato per ben due volte. Una prima volta per un anno – spiega Magliaro – ’96 – ‘97 quando ero vicedirettore del Tg1 con Carlo Rossella prima, poi Nuccio Fava e Rodolfo Brancoli. L’ultimo faceva riferimento a Prodi, Fava alla sinistra democristiana storica. Per un anno sono stato messo in una stanza senza nessun incarico, sapete con chi? Insieme a Luca Giurato, ad annaffiare una pianta perché potevamo fare solo quello, non c’era altro da fare in quella stanza. Poi sono stato epurato una seconda volta, tra il 2006 e il 2009, quando ero il direttore di Rai International – prosegue il presidente della Fondazione Almirante - e sono stato a spasso, relegato a via Angelo Papa, in una sede Rai distaccata a Roma, dopodiché ho avuto un incarico”.
Se oggi si parla di martiri Rai e di personaggi, come Lucia Annunziata, che se ne vanno (non vengono cacciati), perché non in accordo con il governo in essere, allora Magliaro non ci sta e, rifacendosi sempre alla sua esperienza, dichiara: “Di questa mia epurazione non ho mai versato una lacrima, perché sono le regole del gioco. La prima epurazione me la comunicò Marcello Sorgi, mio amico, dicendomi Massimo ci conosciamo da tanti anni, ma Veltroni mi ha chiesto di mettere al tuo posto una tale persona. Ho avuto epurazioni sempre dallo stesso segno prodiano, sono le regole del gioco, non facciamo i martiri della Rai perché non ci sono”, conclude un Magliaro piuttosto definitivo.
DiMartedì, Magliaro racconta la sua epurazione: clicca qui per vedere il video