Inedita
Francesca Fagnani, "odio e paura": attacco frontale a governo e Meloni
Una Francesca Fagnani a 360°, e molto molto polemica con la Rai. La conduttrice di Belve, passato in questa stagione in prima serata su Rai 2 e diventata in poche settimane uno dei "casi" televisivi dell'anno, intervistata da Vanity Fair dice la sua su Fabio Fazio e critica apertamente i vertici di viale Mazzini. "L'addio di Fazio è una perdita per la Rai ma non per i telespettatori, per fortuna, che lo troveranno su un'altra rete. Forse bisognerebbe cambiare la testa di chi decide i programmi e di chi taglia teste che funzionano in Rai…".
Allo stesso modo, è il meccanismo dietro ai palinsesti a non convincerla: "In televisione c'è poco coraggio. E non dipende dai conduttori ma dai dirigenti che dovrebbero investire su volti nuovi e premiare più il merito delle parrocchie". I più maliziosi potrebbero pensare che sono state proprio le "parrocchie" e i circolini a blindare Fazio in Rai in tutti questi anni, oltre agli innegabili meriti artistici. Su Belve, invece, la Fagnani spiega che il segreto di tutto è stato proprio il suo coraggio: "La prima serata in tv mi venne offerta un mese e mezzo prima della messa in onda. La verità è che nessuno ci voleva andare in quello spazio perché c'erano, nell'ordine, la Champions, tre programmi d'informazione (CartaBianca su Rai 3, Fuori dal coro su Rete 4, DiMartedì su La7, ndr), una fiction e a un certo punto pure Le Iene. Mancava solo l'Apocalisse. È andata bene".
Quindi, la giornalista non risparmia stoccate politiche alla maggioranza di centrodestra: "Di una certa classe politica che usa l'odio per creare consenso penso il peggio. Ma più che l'odio, che riguarda una minoranza rumorosa, anche sui social, mi spaventa il linguaggio della paura. La paura è un sentimento potente che accompagna tutti. E chi fa leva sulla paura è inaccettabile. Hanno vinto le elezioni facendo leva sulla paura. La paura del diverso, del nuovo. Non puoi pensare che siano gli immigrati a togliere il lavoro. Non puoi dirlo. Non puoi creare la guerra tra poveri".
Sul piano personale, c'è spazio per una rivelazione sulla propria storia con Enrico Mentana ("Fu lui a darmi il primo bacio. Accadde in ascensore. Salutandomi. Fu inaspettato") e una riflessione su quanto stanno vivendo altre donne famose come Michela Murgia e Concita De Gregorio, che hanno resa pubblica la loro lotta contro il tumore: "Ammiro la loro forza e la lucidità che hanno di pensare parole così giuste, così profonde per descrivere quello che stanno attraversando. Ma la malattia è la mia paura più grande".