Solita nota
Concertone, l'odio di Selvaggia Lucarelli contro Ambra: "Chi le ha scritto quel discorso"
Selvaggia Lucarelli ha scritto sul Fatto Quotidiano del concertone del Primo maggio e in particolare di Ambra Angiolini, la cui conduzione è stata definita “profondamente di destra”. “Probabilmente - ha ironizzato la Lucarelli - se accanto a Biggio ci fosse stata Daniela Santanchè, avremmo avuto un Primo Maggio più spostato a sinistra, ma ormai è andata”. Il solito veleno gratuito, senza contesto, feroce, scentrato.
Fin dall’inizio Selvaggia non ha gradito la conduzione di Ambra, che ha esordito parlando di alternanza scuola-lavoro e del tragico caso di Lorenzo, morto a soli 18 anni: “Considerato che Ambra ha iniziato a lavorare a Non è la Rai a 14 anni dalle 11 del mattino fino alle sei del pomeriggio, sarebbe stato più interessante ascoltare la sua esperienza più che la sua predica, ma poi sono saliti sul palco i genitori di Lorenzo con la loro incrollabile dignità e il momento è stato toccante”.
Infine un’altra stoccata la Lucarelli l’ha riservata alla Angiolini per il suo discorso sulle donne e sul lavoro: “Le è parsa una buona idea leggere delle card con dei testi scritti sopra da qualcuno che poteva essere a) Giorgia Meloni b) Hoara Borselli c) Giorgia Meloni e Hoara Borselli a quattro mani. Il concetto sintetizzato era: inutile parlare di desinenze, accapigliarci per un avvocatO anziché avvocatA se tanto quando si parla di lavoro i nostri diritti sono ancora calpestati. Torniamo a occuparci della ciccia anziché parlare di vocali. Pagateci il giusto stipendio e tenetevi le vocali”. Cala il sipario sull'ultimo attacco di Selvaggia Lucarelli.