Polveriera
Giletti e lo speciale saltato di Mentana: "Dissapori con Cairo", bomba su La7
Perché Urbano Cairo ha chiuso Non È L’Arena di Massimo Giletti su La7? Questa domanda è ormai diventata un caso nazionale, negli ambienti televisivi non si parla d’altro. Dopo svariati giorni, prova a far chiarezza il magazine Gente, che ha fornito tre diverse ipotesi sulla chiusura del talk più chiacchierato d’Italia. E ci si interroga parecchio sul gossip investigativo che riferisce di rivelazioni bomba pronte ad essere messe in pubblica piazza in puntata e su cui ora la magistratura è dovuta intervenire. Alla base di queste ipotesi, ovviamente, c’è un rapporto sempre più teso tra Cairo e Giletti. Costi elevati e bassi ascolti potrebbero essere i fattori determinanti del dissapore, ma anche il corteggiamento serrato della Rai al conduttore piemontese. Sul settimanale, infatti, si legge: “I dissapori tra Giletti e Cairo potrebbero anche essere stati causati dai presunti contatti tra il conduttore e la Rai, non confermati dalle parti ma ritenuti in linea con il rinnovamento dei palinsesti che il centrodestra vorrebbe per la prossima stagione”.
In onda da ben sette stagioni, la quota di telespettatori di Non È L’Arena si è progressivamente assottigliata, praticamente dimezzata. Enrico Mentana era pronto a fare uno speciale su La7 per chiarire i motivi della sospensione del programma, contando anche sulla presenza di Massimo Giletti in studio. Qualche giorno fa, però, il progetto è naufragato e a spiegare il perché ci ha pensato lo stesso protagonista della vicenda, con un video mandato in onda al telegiornale della tv di Cairo.
“Ci sono vicende che non si possono risolvere all'interno di uno studio televisivo, vanno affrontate nei luoghi deputati per farlo, cioè gli uffici di un'azienda. Altrimenti si rischia di finire dentro l'aula di un tribunale. Come vedete – spiega Massimo Giletti - sono appena uscito dalla procura di Firenze e questo vi fa capire che la vicenda è complessa, è difficile, è delicata quella che stiamo vivendo. Per questo, pur dicendo davvero grazie a Enrico Mentana, non mi è possibile partecipare allo speciale previsto per domenica su La7. Lo devo soprattutto ai magistrati che stanno lavorando a questa indagine, lo devo anche forse per rispettare me stesso. Io devo e parlerò sicuramente – conclude Giletti - ma questo non è il momento giusto per farlo e forse non è neanche il modo giusto. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori”.