Il caso
Barbara d'Urso, boom a Pomeriggio Cinque: cosa è successo in diretta
Barbara d’Urso fa il botto con la vicenda della Madonna di Trevignano che da qualche settimana occupa le cronache dei giornali. La vicenda della sedicente veggente appassiona il pubblico televisivo come ai tempi della Madonna di Civitavecchia che negli anni novanta raggiunse picchi del 30% di share. Eravamo in un’altra epoca, non esistevano i social network e la comunicazione digitale e tutta la narrazione era delegata a giornali e televisioni. Ciononostante, quella forma di misticismo mass market appassionò teleutenti e fedeli fino al punto da imporre un intervento delle massime autorità ecclesiastiche che dovettero verificare l’effettiva attendibilità della vicenda che poi si sciolse come neve al sole. La vicenda di Gisella Cardiaci fa ripiombare incredibilmente in quell’atmosfera e il fatto che abbia così tanta presa sul pubblico la dice lunga sulla sete di “soprannaturale” che alberga nell’inconscio collettivo ma anche nella facilità con cui si arriva a manipolare la buona fede di persone che negli episodi miracolistici chiedono solo un po’ di conforto. E questo in un’era in cui si dice che le cosiddette fake news sono più facilmente identificabili e focalizzabili, quando tutto è in tempo reale.
Pomeriggio Cinque ha raggiunto il 19% di share e quasi 2 milioni di telespettatori proprio martedì mandando in onda un’intervista all’investigatore privato Andrea Cacciotti secondo il quale tutta la vicenda sarebbe frutto di una colossale truffa, arrivando a presentare un esposto alla Guardia di Finanza per chiedere il blocco dei conti correnti della veggente. Ma da cosa è stato determinato il boom di Barbara d’Urso? A trainare gli ascolti sono state le regioni del Sud, in primis la Campania dove Pomeriggio Cinque ha toccato picchi del 26% di share, poi l’Abruzzo con punte del 24%. Molto forte anche la Puglia con curve spesso vicine al 25%, come anche la Sicilia al 25% e la Calabria con punte del 22%. Anche il Nord però ha fatto la sua parte con il 28% della Valle d’Aosta e il 17% del Piemonte. Più basso l’ascolto del Lazio che non è andato oltre il 16%, mentre Lombardia ed Emilia si sono fermate al 10%.
Ma chi pensa che ad essere attratti da questa vicenda siano stati solo gli anziani over 65 (15% di share circa) si sbaglia di grosso. I giovani tra i 15 e i 19 anni hanno sfiorato punte del 27%, mentre la fascia tra 20 e 24 anni ha superato spesso il 25%. Un tondo 19% si è raggiunto nella fascia 25/34 anni. La vicenda esercita una profonda attrazione sul pubblico ma anche lo stile di conduzione della d’Urso riesce a contestualizzare nel modo più avvincente la storia. La conduttrice campana si guarda bene dal deridere chi crede in questo genere di fenomeni, da una parte, dall’altra ha saputo dare ampio spazio a chi parla di una disgustosa messa in scena che di soprannaturale non ha proprio nulla. E intanto lo share vola.