Urca
Cristina D'Avena da Fazio vestita così: décolleté e delirio
E' l'anno di Cristina D'Avena, definitivamente sdoganata: da "cantante delle sigle dei cartoni animati" a star della musica live italiana, con centinaia di concerti sold out e un pubblico che la adora, dal vivo e sui social, clamorosamente trasversale per gusti musicali e soprattutto dato anagrafico. La bambina che vinse lo Zecchino d'oro nel 1968 con il Valzer del moscerino poi conquistò i telespettatori una quindicina d'anni dopo con le sigle di Kiss me licia, Holly e Benji, Mila e Shiro e tanti altri titoli indimenticabili, capaci di accompagnare almeno tre generazioni di bambini italiani. Che ora, cresciuti e adulti fatti e finiti, celebrano la loro diva in ogni modo possibile.
Una commistione tra ironia, trash, alto e basso che ha fatto guadagnare alla 58enne arista bolognese copertine e titoloni di giornali e l'invito a Che tempo che fa, per la giusta celebrazione. La D'Avena, diventata anche una (insospettabile, visti gli esordi) sex symbol per il suo affezionatissimo pubblico, si è presentata da Fabio Fazio senza tradire le attese. Abito da gran sera maculato dal usto animalier, top nero e generosa scollatura che ha mandato in tilt gli utenti di Twitter che hanno potuto godere della "anteprima" del décolleté.
In studio, divertentissimo il faccia a faccia con il giovane Matteo Santoro, astro nascente dei tuffi azzurri. "Lo sai che Cristina ha fatto una canzone? Siamo i tuffi...", domanda Nino Frassica, mina vagante comica del programma di Rai3. "Io ho fatto i Puffi!", lo corregge la D'Avena. Immancabile la battuta finale, tra le risate dello studio: "Noi tuffi siam così...".