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Renato Zero all'attacco: "Dopo Draghi figure imbarazzanti"

Renato Zero torna a parlare di politica. Il cantante è salito sul palco a cavallo delle elezioni, su cui si era già espresso nella serata del 25 settembre. Domenica l'artista, ospite dello stesso hotel in cui attendevano i risultati gli esponenti di Fratelli d'Italia, aveva tuonato: "Non si può manco entrare in hotel, questo è un regime". E ancora: "Votate la m... che siete". Ecco una nuova riflessione: "La politica spesso diserta le esigenze meno visibili - afferma sulle colonne del settimanale Oggi -. C’è un popolo italiano che non è quasi mai presente nelle scelte di fondo. Quelli che stanno bene continuano a stare bene, quelli che stanno male soccombono ancora".

 

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Zero è stato spesso corteggiato dai partiti, come lui stesso afferma: "Mi hanno chiesto di candidarmi molte volte. Ma sono allergico alle retoriche, a certi atteggiamenti che tendono a dare l’idea della salvezza e della risoluzione delle problematiche, e invece servono solo a scaldare il seggio". Poi, tornando all'attualità: "Ci siamo visti addirittura sottrarre Draghi che era sano, molto proponibile e piaceva all’Europa. Sarà una mancanza ancora più grave in un’emergenza come questa. Vedo che sono candidate figure addirittura imbarazzanti. Non mi sento di essere ottimista, francamente".

 

 

Simbolo per eccellenza della libertà, il cantante rivendica: "Rappresentavo l’eccesso, l’ambiguità, la trasgressione, tutti elementi che non piacciono ai borghesi e alle mentalità bigotte". E oggi, compiuti i 70 anni, non è da meno. Il cantante non intende rinunciare alla sua rivoluzionaria personalità, la stessa che lo ha portato a scalare le vette della musica.