All'attacco

Gerry Scotti, clamoroso sfogo: "A Mediaset mi trattano come si fa con i matti"

A cuore aperto, Gerry Scotti si confessa in una lunga intervista concessa a Il Messaggero. Il tutto in vista del ritorno in tv su Canale 5, il prossimo 29 agosto, con Caduta Libera. Altro che ritirarsi a 60 anni, come aveva detto nel 2015: "Lo so, è vero. Però finché continuo a divertirmi e con me il pubblico, vad avanti", ammette. 

 

Il conduttore, però, ammette: "Stufo? Un po', sì. Dopo 39 anni di carriera in tv vorrei uscire dallo studio e mettermi a fare il divulgatore". "Sì, come Piero e Alberto Angela, anche se fisicamente sembro più Roberto Giacobbo", scherza. E ancora aggiunge: "Per la terza e ultima parte della mia carriera mi piacerebbe andare in giro a raccontare i paesini italiani, il cibo, il vino, i mercati. Almeno all'inizio mi concentrerei sul territorio, poi si vedrà". E a Mediaset che ne dicono: "Ogni volta che ne parlo mi dicono: Sì, certo. Buona idea, come si fa con i matti. Prima o poi lo farò davvero", aggiunge con un pizzico di delusione. 

 

Nell'intervista, spazio anche per una breve parentesi politica, ché Gerry Scotti fu anche parlamentare per il Psi. Come si regolerà il 25 settembre? "Farò il mio dovere ma finché non cambia la legge elettorale nulla si modificherà - risponde -. Come tutti, o quasi, sono smarrito, e non risco più a capire cos'è destra e cos'è sinistra, vedo strani accorpamenti. Voterò l'uomo o la donna che riterrò capace", conclude Gerry SCotti senza sbottonarsi più di troppo.