Ferite
Cristina D'Avena, "ho sofferto tanto". L'insinuazione umiliante: di lei dicevano che...
Una superstar della musica italiana, amatissima da almeno 3 generazioni di pubblico. Eppure Cristina D'Avena è sempre considerata un fenomeno "da nerd", al massimo da "amarcord". La cantante bolognese, 57 anni, sta festeggiando quest'estate i 40 anni di carriera con una serie di concerti evento sold out e uscite in vinile per collezionisti, con le sigle dei cartoni animati più amate in edizione speciale.
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Non le sono bastate, sottolinea con un pizzico di amarezza in una intervista al Corriere di Bologna, 313 pubblicazioni e 743 brani registrati per guadagnare non la fama (quella è enorme e inscalfibile) ma il rispetto dell'industria musicale e della stampa. "Essere considerata la cantante dei cartoni e quindi di Serie B mi dispiace e mi ha anche fatto soffrire, al tempo stesso dico che dopo quarant’anni canto ancora, quindi qualcosa di importante è stato fatto". Punto di riferimento della comunità LGBTQ e di tutto il mondo del Cosplay (appassionati e appassionate che si travestono da personaggi di videogiochi, cartoni e fumetti, soprattutto giapponesi), ma non solo: "Il mio pubblico è talmente variegato che abbraccio veramente tutte le età e le categorie. Probabilmente perché abbandonarsi a un mondo magico, dove tutto può succedere, aiuta ad affrontare meglio la vita reale, soprattutto ai tempi di oggi".
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Non a caso continua a guadagnare nuovi fan, non solo i quarantenni di oggi (e bambini negli anni 80): "Sono reduce da alcuni eventi nei quali i più piccoli mi guardavano e cantavano come si canta ai concerti di Vasco Rossi". Nonostante la definizione di "cantante dei cartoni", spiega la D'Avena, "sono sempre andata avanti e continuo a lavorare molto. Sto festeggiando i quarant’anni di carriera quindi posso dire che sono stata nel mio, non ho disturbato nessuno e ho coltivato il rapporto con il mio pubblico, che mi dimostra un affetto che provo a ricambiare con tanto impegno. Ero etichettata come la ragazzina delle canzoncine di serie B. E quando sentivo questa cosa, nonostante i dischi di platino e i vari riconoscimenti, mi dispiaceva tanto anche perché sono scritte da signori autori come Piero Cassano, Gianfranco Fasano, Massimiliano Pani, tanti maestri. Catalogare gli artisti non mi è mai piaciuto". Tra le canzoni più amate del suo repertorio sconfinato, ammette, Kiss me Licia e Sailor Moon. Proprio Kiss me Licia era la sigla dell'unica esperienza da attrice della D'Avena poco più che ragazzina, la serie Arriva Cristina. "Mi piacerebbe ancora adesso. Chissà. Sicuramente avrei voluto terminare la storia di Kiss me Licia per svelare dopo tanti anni cosa è successo. Tra l’altro non solo il cartone ma anche quel telefilm continua a essere spesso condiviso sui social network. Se Beautiful va avanti da così tanto tempo, perché Cristina o Licia non si possono riprendere per vedere che fanno adesso, dopo tanti anni?".