Eurovision
“Spaccate tutto, portatela a casa”, ecco il messaggio a Mahmood e Blanco dei Måneskin
“Spaccate tutto, portatela a casa”, così Måneskin - vincitori dell'ultimo Eurovision, fanno un vero e propria in bocca al lupo a Mahmood e Blanco - che si esibiranno domani sera alla finalissima. L'endorsment è arrivato nel corso di "The flight", in radiovisione su RTL 102.5.
Ma i Måneskin nell'intervista hanno parlato di tutto. A ottobre inizia il tour dei Måneskin in giro per il mondo. “Abbiamo tante date in giro”, hanno detto i Måneskin. “Siamo prontissimi”. Intanto, all'orizzonte, s'intitola “Supermodel”. È stato scritto a Los Angeles e per farlo la band si è ispirata a diversi personaggi che ha incontrato. “Uscendo in giro per Los Angeles abbiamo incontrato una grossa quantità di persone che fingevano in qualche modo di apparire come super celebrità, ma quando ci parlavano non avevano nulla da dire”, ha raccontato Damiano. “Questa era una cosa che pensavamo appartenesse ai film, invece quando ce la siamo ritrovata davanti abbiamo pensato fosse vera e quindi ci abbiamo scritto una canzone”.
Max Martin è il produttore di questo singolo. Com’è stato lavorare con lui? “Molto bello”, ha detto Victoria. “È stato molto interessante anche interfacciarci con un professionista del genere, abbiamo imparato molto da lui. È stato davvero divertente anche scambiare diverse opinioni sui metodi di scrittura”. C’è qualche consiglio specifico che ha dato ai Måneskin? “Una cosa molto apprezzabile è che non ha cercato di portarci in un’altra direzione”, ha detto Damiano. “Ha preso quello che avevamo e lo ha sviluppato insieme”. Il sound di questo brano sembra avere delle influenze californiane. “Ci ha influenzato tanto questa città, la Califonia, il sole, dalle vibes”, ha raccontato Thomas.
Durante la diretta i Måneskin hanno riascoltato “Zitti e buoni”. Che effetto fa? “Un effetto strano”, ha detto Damiano. “Il videoclip è veramente bello”. Che tipo di paragone si può fare tra l’emozione dell’essere stati come super ospiti a Sanremo e sapere di esibirsi di nuovo in finale in un contesto come l’Eurovision, che i Måneskin hanno vinto lo scorso anno? “L’emozione è pari. La stessa identica”, ha detto Thomas.
Si parla anche del Coachella? “Mica male. Una bomba”, hanno detto i Måneskin. “La cosa divertente è stata il fatto che il posto era talmente grande che per spostarci da uno stage all’altro ci abbiamo messo tanto. Ci chiamavamo tante volte al giorno, è stata un’avventura”. Dopo il Coachella c’è stata l’Arena di Verona. “Il pubblico dell’Arena è stato diverso perché era tutto nostro”, ha detto Damiano. “Abbiamo risuonato in Italia dopo quasi due anni di stop, è stato bello intenso e senza prove”.