All'attacco
Le Iene, Teo Mammucari e la lezione alle donne: "Quanta ipocrisia. Insultano Belen perché...", definitivo
Iena di nome e di fatto. Teo Mammucari andrebbe iscritto seduta stante tra le specie protette, perché in un mondo- tutto il mondo, compresi io e te - ossessionato dalla brama di piacere, lui se ne frega. Si presenta così com' è: prendere o lasciare. Lo fa in tv, ogni mercoledì sera a Le iene; nella vita privata e pure nelle interviste. Tipo questa.
Quindi non la "disegnano così": lo è per davvero?
«Come?».
Scomodo: quello che pensa, dice.
«Ah, beh, faccia lei! Sono sicuramente un uomo schietto, dico sempre la verità: non mi frega niente di compiacere alle persone. Mi ami o non mi ami, questo sono».
E la cosa non le ha mai creato problemi sul lavoro?
«No. Ci sono colleghi che smaniano per piacere a tutti, è vero, ma poi, dentro, hanno un vuoto. Con me è diverso: io arrivo, racconto la verità, ti dico "sono fatto così, questa è la mia essenza". E al pubblico piace».
È così che ha conquistato Davide Parenti, Maria De Filippi e Antonio Ricci?
«Ecco, brava, lo vede che c'è arrivata anche lei da sola? Io alla fine ho lavorato con tutti perché gli addetti ai lavori sanno che, dietro al personaggio pubblico, c'è una persona. E poi, dai: vivere la vita di un altro è decisamente faticoso. Non fa per me, meglio scontentare qualcuno».
Nel frattempo, però, quanti nemici si è fatto?
«Zero. Il nemico è colui che ti odia: io al massimo ho persone che non mi stimano o non mi amano, ma va bene così. La sua domanda lascia il tempo che trova, me lo lasci dire».
Lei è proprio una iena: Davide Parenti ha fatto bene a richiamarla alla conduzione del programma di Italia1. A proposito, è vero che ha proposto lei Belen?
«La decisione è stata di Parenti però, sì, l'idea iniziale è mia. Belen ha gestito benissimo la conduzione di Tu si que vales, soprattutto la finale dove noi giudici non potevamo parlare. Mi sono avvicinato e le ho detto: "Se mi capita qualcosa per le mani, da fare insieme, ti chiamo"».
L'abbrivio de Le iene è stato però tosto: prima la partita, poi lo scontro con Michelle Impossible. Deluso dai bassi ascolti?
«Mah, in realtà se fai il 9% contro la partita, non è così male. Poi, certo, siamo stati sfortunati ad avere contro sempre degli eventi perché è come se il pubblico non avesse avuto modo di notarci. Sono fiducioso però che andrà meglio».
Nella prima puntata Belen è stata massacrata per il look, la pettinatura e i presunti ritocchi. Cosa pensa di questo attacco?
«Io sono per la critica, mai per il disprezzo. Purtroppo quello che ho letto su Belen erano solo parole di disprezzo. Quello che mi spiace maggiormente è che le donne invocano sempre rispetto e solidarietà ma poi sono le prime a massacrarsi tra loro. La maggior parte degli insulti a Belen, che ho letto sui social, erano da parte di donne».
Che poi, diciamocelo: pure vestita male e rifatta, Belen resta bellissima. A esserlo, come lei...
«Viviamo in un mondo dove se sei brutta, tutti ti valorizzano. E ancora: se Vanessa Incontrada dice "io accetto il mio corpo così com' è" piovono gli applausi. Il che è giusto, per carità. Però non si capisce come mai alle donne belle è riservato un altro trattamento: probabilmente scatta un meccanismo di concorrenza che genera cattiverie pazzesche».
A proposito di cattiverie, ma geniali: parliamo del gioco Passaparolaccia. Rudy Zerbi quanto si è arrabbiato con lei?
«Guardi che ho inventato metà delle risposte!».
Non faccia il furbo.
«No, davvero! Il Passaparolaccia è come il gioco della bottiglia: lo fai solo per divertirti. Le pare che, se dovessi dire qualcosa a Zerbi, lo farei in tv? Tra l'altro prima della puntata l'ho chiamato e gli ho detto: "Va che stasera faccio il Passaparolaccia e ti massacro!". Noi siamo amici, andiamo spesso a cena fuori». ù
Ha molti amici nel mondo dello spettacolo?
«La maggior parte dei miei amici fa parte del mondo spettacolo perché, fuori da lì, la gente si ferma al mio personaggio. Per dire, incontro una donna e la prima frase è: "Guarda che non sto con te perché sei Mammuccari". Ma che c'entra? E ancora: le persone ti fermano per chiederti una foto con il figlio, che ha tre anni. Tre! Ma ti pare cosa possa interessare a lui? Il problema non sei più tu che ti monti la testa, ma gli altri che cambiano. Per questo preferisco frequentare i colleghi. Compreso Zerbi!».
A C'è posta per te ha raccontato del difficile rapporto con suo fratello. La fama porta con sé una quota di solitudine?
«In realtà da Maria ho solo detto che non è scontato che due persone si vogliano bene solo per il fatto di portare lo stesso cognome. Non è sempre così, purtroppo. Ma mica ho tolto la parola a mio fratello! Poi, certo, è chiaro che se lavori in tv, in famiglia c'è chi ti guarda come una sorta di Re Magio, che aiuta tutti».
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Nella scorsa puntata, alle Iene si è parlato di Baby Gang. Sempre settimana scorsa Dario Argento, al festival di Berlino, ha detto di essere terrorizzato dalla ferocia dei ragazzi. Cosa sta innescando tutta questa violenza?
«Un po' i social, un po' le logiche del branco. Io però aggiungerei anche il problema dell'emarginazione: le persone stanno versando in grosse difficoltà, molti non ce la fanno più. E cosa fa lo Stato? Un caz... Qualcuno dovrebbe invece allungare un braccio. Mi chiedo dove vadano a finire tutti i soldi che paghiamo in tasse».
Il fatto è che non tutti pagano le tasse...
«Non sono d'accordo. Paghiamo eccome, ma qualcuno si mangia i soldi versati».
Sulla questione no vax, invece, cosa dobbiamo attenderci da Le iene?
«Abbiamo già fatto un servizio, immagino ne faremo altri. Personalmente sono vaccinato e confuso: troppe regole. Sono a favore del Green Pass, che peraltro è stato preso ad esempio nel mondo, ma forse ora è arrivato il momento di alleggerire le misure restrittive
C'è un suo programma che rifarebbe seduta stante?
«Distraction».
Pensavo dicesse Libero.
«No, per carità! Ormai gli scherzi telefonici sono ovunque, non ne posso più».
Ha dichiarato di voler fare uno show con Gerry Scotti: c'è qualcosa di concreto?
«Per ora è solo un desiderata di entrambi. Chissà, però, che non finisca con lui dietro il bancone di Striscia. Mi piacerebbe molto e vedrà che prima o poi...».
Sta corteggiando Ricci?
«Io non corteggio nessuno. Le persone mi devono chiamare spontaneamente».
Giusto. Altrimenti che iena sarebbe? Gli altri, invece, continuano a corteggiarla per averla come concorrente in un reality?
«Ci provano sempre e io li mando ogni volta affanc... è un genere che detesto: dopo 3' che li guardo, vomito. È tutto finto, nella Casa non sanno nemmeno cosa sia il significato di amore. Qualche collega, di cui non farò mai il il nome, mi ha detto: "Hai parlato male dei reality, ora non ti parlo più". Risposta: "Guarda, devi gentilmente cancellare il mio numero e levarti dalle scatole". Non posso certo cambiare opinione solo perché scontento chili conduce!».