La testimonianza

Gianni Morandi, la rivelazione-choc: "Quando era in crisi...", nei suoi giorni bui lo sfregio al mattatore di Sanremo

Si parla ancora di Gianni Morandi, anche a Sanremo finito. A rompere il silenzio è Mimma Gasparri, importante discografica che dei vip della musica conosce ogni segreto. "Morandi resta la più bella voce italiana, mentre Blanco è il più bravo tra gli emergenti; tra i giovani, anche se non è al Festival, il migliore resta Ultimo e lo apprezzo per due ragioni: primo, è un artista sincero nelle sue composizioni; secondo, per lanciarsi, non si è mai appoggiato a Renato Zero nonostante lo conoscesse per ragioni famigliari", dice senza mezzi termini al Fatto Quotidiano.

 

 

Gasparri racconta che "Canzoni stonate l’ho scovata io e quel brano l’ha salvato". Stando alle sue parole, non si riusciva a trovare qualcuno che scrivesse per Morandi. "Si tiravano tutti indietro; lo stesso Lucio Dalla veniva da me e pensava di dovermi sollecitare: 'Mimma trova un repertorio per Gianni'. 'Mi dai una tua canzone?'. Macché. Erano tutti bravi a parole, e poi c’era De Gregori che era in causa con Gianni. Gianni incise un medley con dentro un minuto di un pezzo di Francesco che per questo lo ha portato in tribunale: 'I miei brani vanno cantati interi'".

 

 

A salvare il cantante arrivò poi Aldo Donati, ma per lui il successo non fu in discesa. Anzi, "nel 1968 era convinto di aver finito, mentre io lo vedevo come il crooner italiano; lui non ci credeva e ripeteva: 'Ormai ci sono i cantautori'".