Il caso
Sanremo 2022, caos al Festival: "Voglio morire ubriaco per vomitare davanti all'Ariston", il cantante fuori controllo
La settantaduesima edizione del Festival di Sanremo non è ancora iniziata ufficialmente, ma sono già tanti i temi che fanno discutere, sia interni che esterni alla competizione. Del canna-gate scatenato da Ornella Muti, con gli ovvi risvolti politici, se ne è già parlato in abbondanza per tutto il giorno. Più leggero, invece, il caso riguardante Emis Killa, che si è lasciato andare sui social.
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“Voglio morire ubriaco per vomitare davanti alle porte dell’Ariston - ha dichiarato il cantante - la cosa più brutta delle persone è tutta la saccenza e la spocchia che mettono nell’esprimere sprezzo su personalità vincenti in ogni ambito. Il 99% di questi vive nella mediocrità (e non si parla di soldi), non ha gusto per abbinare due calzini ma parla. Bukowski in confronto a me era affabile”. Uno sfogo piuttosto gratuito, passato in secondo piano viste le polemiche che hanno coinvolto anche il mondo cattolico.
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Tra la filosofia gender e il bikini della santissima trinità sfoggiato da Victoria dei Maneskin, l’appello del vescovo di Sanremo, monsignor Suetta, di “evitare di essere amplificatori di mode e ideologie” è già caduto nel vuoto. Una risposta è arrivata da Amadeus: “Io sono molto credente, ma dobbiamo essere consapevoli di lasciare la libertà agli artisti di esprimersi”.
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