Parole pesantissime

Alec Baldwin, la pista del "sabotaggio". Omicidio? La testimone: "Cosa ho visto sul set"

La pista del "sabotaggio" dietro l'incidente sul set del film western Rust: la star, nonché produttore Alec Baldwin ha sparato un proiettile vero con la pistola che doveva essere caricata a salve, uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, 42 anni, e ferendo il regista Joel Souza. Potrebbe essere decisiva la testimonianza di Hannah Gutierrez Reed, 24 anni, giovane e inesperta responsabile dell'armeria della pellicola, che agli inquirenti ha detto di aver ispezionato la pistola usata da Baldwin per sparare, prima della scena trasformatasi in tragedia, e di non avere alcuna idea di come un proiettile vero sia finito al suo interno.

 

 

 

 

 

 

Proprio la Gutierrez Reed, figlia d'arte di uno dei più stimati e prestigiosi armieri di Hollywood, ha ventilato l'ipotesi di un "sabotaggio" su un set che nei giorni precedenti era già stato sconvolto dallo sciopero della troupe. I lavoratori avevano lasciato il film per protesta contro le condizioni di sicurezza scarse e il mancato rispetto del contratto di lavoro, venendo sostituiti con professionisti trovati a Santa Fe, sul luogo.

 

 

 

 



"Chi ha messi lì i proiettili, e perché, è la domanda centrale, ha confermato uno degli avvocati della ragazza, Jason Bowles di Albuquerque, New Mexico. "Hannah ha tenuto le armi sotto chiave, anche durante il pranzo del giorno in questione (21 ottobre), e ha incaricato il suo dipartimento di sorvegliare il carrello contenente le armi mentre era impegnata per i suoi altri compiti o durante la pausa pranzo". Sarebbe dunque smentita la teoria di un gioco tra manovali e troupe, che pochi minuti prima della sparatori si sarebbero dilettati a centrare lattine e bottiglie fuori dal set con proiettili veri. 

 

 

 

 

 

 

"Hannah ha fatto tutto ciò che era in suo potere per garantire un set sicuro - è la tesi difensiva -. Quel giorno ha ispezionato i colpi che ha caricato nelle armi da fuoco". La pistola sarebbe quindi stata consegnata all’assistente alla regia David Halls "facendo girare il cilindro e mostrandogli tutti i colpi e poi porgendogli l’arma. Nessuno avrebbe potuto prevedere o pensare che qualcuno avrebbe introdotto un proiettile vero in questo set". Sempre Halls ha poi consegnato la pistola "calda", come si dice in gergo cinematografico, a Baldwin. La Gutierrez Reed avrebbe inoltre sottolineato di aver "addestrato gli attori alle armi da fuoco, compreso Alec Baldwin, e ha regolarmente sottolineato di non puntare mai un’arma da fuoco contro una persona".