Il dramma
Libero De Rienzo, "Picchio non c'è più". Immobile, sulle scale: lo straziante grido dell'amico che ha trovato il cadavere
La morte dell'attore napoletano Libero De Rienzo, trovato senza vita ieri sera intorno alle 20 nella sua casa di Roma, ha sconvolto il mondo del cinema e non solo. A dare l'allarme è stato un suo amico che non aveva più sue notizie ormai da qualche giorno. "Picchio non c'è più, Picchio è morto", ha urlato dopo essere rimasto paralizzato sulle scale della palazzina di via Madonna del Riposo, a pochi passi dall'Aurelia. L'uomo era andato da Libero con le chiavi dell'appartamento per vedere se fosse successo qualcosa.
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Dopo qualche minuto l'ambulanza e poi l'arrivo del padre Fiore. Adesso i carabinieri stanno cercando di capire cosa sia successo dentro la casa dell'attore e regista. Bisogna capire per esempio se fosse da solo o in compagnia quando ha iniziato a sentirsi male. La Procura, intanto, ha disposto l'autopsia. Sul posto gli investigatori non hanno trovato tracce di droga ma per sicurezza verranno eseguiti anche i test tossicologici. "Intorno alle 21 e 15 di ieri ho sentito un urlo provenire dalle scale. Era una ragazza. Poi più niente e pochi minuti dopo un'altra voce di uomo che ripeteva a raffica che Picchio era morto - ha raccontato a Repubblica un vicino della palazzina -. Sono sconvolto, lo avevo incontrato pochi giorni fa. Lo abbiamo sempre chiamato Picchio ma non mi chieda il legame con questo soprannome".
A chiamare l'amico è stata la moglie di De Rienzo, che non sentiva il marito da qualche ora ed era preoccupata. Poi la tragica scoperta. "A casa sua arrivavano spesso attori e colleghi del mondo del cinema. Ma Picchio non era uno che se la tirava", ha raccontato un giovane inquilino dello stesso palazzo.