Il caso
Ares Gate, indagato Alberto Tarallo: "Istigazione al suicidio", cosa non torna sull'ex compagno Losito
Il produttore televisivo Alberto Tarallo risulta indagato nel procedimento avviato dalla Procura di Roma in cui si ipotizza il reato di istigazione al suicidio per la morte di Teodosio Losito, produttore nonché suo compagno di vita. Stando a quanto appreso dall’Ansa, Tarallo - che è stato il fondatore della Ares, la società che ha prodotto per Mediaset diverse fiction di grande successo - è stato oggetto di acquisizioni documentali da parte della Guardia di Finanza su disposizione dei magistrati di piazzale Clodio.
Recentemente il produttore televisivo era stato da Massimo Giletti a Non è l’Arena, dove aveva già in passato risposto alle accuse e illazioni gravissime fatte da Massimiliano Morra e Adua Del Vesco al Grande Fratello Vip. Secondo i due ex attori della Ares, quello di Losito non sarebbe stato un suicidio vero e proprio, ma sarebbe stato indotto da un personaggio che loro definiscono “Lucifero”. Del cosiddetto Ares Gate se n’è parlato per settimane ma se n’è capito sempre molto poco.
Nel frattempo, però, un’inchiesta è stata aperta dopo quelle dichiarazioni di Adua e Massimiliano rese lo scorso settembre al GF Vip: i due parlano anche dell’esistenza di una setta, entrambi sono poi stati ascoltati in tribunale come persone informate sui fatti, così come Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Giuliana De Sio, Francesco Testi, Barbara d’Urso e la deputata Patrizia Marrocco, che era stata una dirigente della Ares.