Vergogna
Maneskin, orrore politico: "Pervertiti, chec*** malate, serve una dittatura contro questa roba". Insulti terrificanti
I Maneskin sono l'"Apocalisse", "spazzatura", "un bestiario di pervertiti, un bestiario di checche, in odore di Aids". Al posto della Medaglia di Giuda che dà il titolo al programma della tv Ctv della Bielorussia compaiono le immagini dell’esibizione del gruppo rock italiano all’Eurovision Song Contest. Il conduttore Grigoriy Azaryonok attacca: "Grazie a Dio questo video non è stato mostrato in Bielorussia. Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la completa degradazione, verso la perversione, verso gli individui in perizoma, verso la distruzione di tutto ciò che di umano ha un essere umano". E ancora: "Da questo progresso dovremmo recintarci con una cortina di ferro. Meglio avere una dittatura. Lascia che il mondo intero affondi in questo abisso. Ma la Bielorussia rimarrà un’isola di libertà".
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Così parla della band nostrana il conduttore del programma più filogovernativo della tv di stato nella sua trasmissione dedicata a sfottere gli oppositori del regime di Lukashenko. Riporta il Corriere della Sera che Grigoryiy Azaryonok poco prima dei Maneskin si era dedicato a un’altra "discarica", il profilo Instagram della conduttrice tv-influencer Anna Bond, apertamente schierata coi dissidenti e attiva sul canale Tut.by, l’ultimo rimasto a sfidare il regime e ora oscurato. "Tutta la sua vita è una foto: sono in abiti nuovi, ho un bicchiere di vino, bevo il caffè, ho gli occhiali, non ho gli occhiali, ho le mutande, non ho le mutande, ho una maschera, ho una bandiera della BBC. Narcisismo stupido e senza fine; e ora questo esercito di ritardati vuole il potere. Se avessero vinto loro, questa qui sarebbe la ministra dell’informazione".
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La partecipazione della Bielorussia all’Eurovision è un caso da mesi. Inizialmente la tv di Stato aveva candidato il duo che sarebbe dovuto andare all’Eurovision 2020, poi cancellato per il Covid. Nel frattempo, però, si sono aggiunte le proteste di piazza contro il dittatore, che hanno scatenato la repressione. Alla fine partecipa una band filogovernativa mai sentita, i Galasy Z Mesta, che porta un testo contro le proteste di piazza. Il problema è che "Galasy Z mesta" significa sia "voci del posto" che "voci dall’ano". Quindi l’organizzazione della kermesse minaccia di squalificarli se non lo cambiano. E di fronte al rifiuto, procedono alla squalificazione.
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Per questo poi hanno scatenato l'inferno contro l'Eurovision. Il fatto è che "nessuno dei bielorussi la pensa così, come il conduttore. È tutta propaganda", spiega al Corriere Ekaterina Ziuziuk. "Abbiamo deciso di divulgare quel video sui nostri canali social per mostrare come pensa e come si esprime il regime nel nostro Paese".