Politicamente corretto

Felicissima Sera, Pio e Amedeo censurati dalla Rai? Il clamoroso sospetto dopo Fedez: "Salvini, quando è mer***a è mer***a"

Dal coro di critiche a Pio e Amedeo e lodi sperticate per Fedez, si distinguono due che sul tema omosessualità forse la pensano in modo totalmente differente, Alberto Dandolo e Mario Adinolfi. Il giornalista, tra le firme di punta del gossip di Dagospia, su Instagram celebra la coppia comica di Felicissima sera e il loro monologo politicamente scorretto su "neg***i, fr***i ed ebrei" che ha provocato le reazioni assai dure di personaggi come Vladimir Luxuria, Michele Bravi o Aurora Ramazzotti

 

 




Pio e Amedeo hanno invitato i gay a rispondere a chi li chiama ricch***i" con una risata in faccia. "Nel frattempo mi avrebbero già picchiata", ha risposto Luxuria. "Che triste epilogo sta vivendo il moralismo e il vittimismo gays senza limitismo!", si lamenta Dandolo, che parla a proposito di Felicissima sera di "show sublime", perché "è complesso dare dignità alla medietà del luogo comune". 

 

 

 



Sull'altra sponda c'è il caso Fedez, che con il suo monologo a favore del Ddl Zan al Concertone ha attaccato Draghi e la Lega, denunciando pure un presunto tentativo di censura della Rai. Per Adinolfi il rapper milanese è "come quelli che tiravano i bulloni a Gaber, sta con la moda corrente, persino Salvini è intimidito e vuole offrirgli il caffè". E qui il collegamento, non banale, con Felicissima sera: "Il tema della libertà in Rai va valutato su questo punto: il pezzo di Pio e Amedeo sarebbe stato mai mandato in onda? O il direttore di Raiuno sarebbe intervenuto atterrito dalla rivendicazione di vera libertà dei due ragazzi pugliesi? Caro Salvini, ma quale caffè: come urlava Gaber alla fine di questo pezzo straordinario contro il conformismo di sinistra cui proprio non riusciva ad adeguarsi (non riesco a fare/neanche un po’ l’omosessuale…), quando è mer***a è mer***a, definiamola e restiamole lontani"