Cicatrici
Striscia la Notizia, Michelle Hunziker e l'orrore che la ha ferita: "Posseduta da Satana, come le streghe nel Medioevo"
Michelle Hunziker torna stasera 29 marzo su Canale 5 a condurre Striscia la notizia di Antonio Ricci con il suo consueto sorriso e l'ironia che la caratterizza. Ma in una intervista a il Corriere della Sera, la showgirl vuole sottolineare che "essere solari e positivi non significa non essere profondi. Mi arrabbio, mi intristisco, vivo il dolore e la sofferenza, la malinconia e la nostalgia. Sono come tutti. Nessuno è esente dai tormenti interiori. Però affronto la vita a modo mio, sono affetta da amnesie selettive: i ricordi belli li salvo tutti, quelli spiacevoli il mio cervello li elimina".
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Insomma, la Hunziker non è "per niente rancorosa: puoi farmi le peggio cose, io con te chiudo, ma senza serbare rancore. La mia immagine pubblica però non è quella privata: semplicemente non condivido certi umori per non appesantire la gente con zaini di sofferenza di cui non hanno bisogno". Nella vita di Michelle c'è stato anche tanta sofferenza che ha affrontato anche andando in analisi: "Ho capito che quando il mio cervello elimina certi dolori non significa che non esistano: in realtà lavorano dentro di te, in passato mi hanno creato grossi disagi, anche fisici. Tirare fuori la sofferenza mi è servito a elaborarla, perché le amnesie selettive sono una forma di protezione, ma essere sempre accomodante alla lunga ti fa macerare. E ti ammali, come succede a molti buoni che si tengono tutto dentro per il bene degli altri, perché hanno paura di chiedere aiuto. I traumi vanno elaborati, farsi aiutare aiuta te e chi ti sta accanto".
La Hunziker ha anche affrontato il tema della discriminazione fisica che è anche "quando sei troppo bellino per essere considerato intelligente. Io negli anni 90 corrispondevo al cliché, ho dovuto lottare per far capire che volevo essere altro oltre a una bella forma. Sapevo che piaceva che io fossi sexy, ma cercavo sempre di pormi anche in una chiave ironica e autoironica", "non volevo essere etichettata come una ragazza sexy e basta".
Certamente si è sentita ferita quando "dai 20 ai 30 anni sono stata bersaglio di un gossip molto pesante e feroce. Non ero abituata, la vivevo malissimo, mi chiudevo in casa, mi chiedevo se avessero ragione quelli che dicevano che ero una iena ridens. In prima pagina su un giornale titolarono che ero posseduta da Satana, fu la cosa che mi ferì di più, essere trattata come un'indemoniata ai tempi delle streghe medioevali".