soprano

Katia Ricciarelli incanta una piccola città. “In chiesa intona l’Ave Maria

Francesco Fredella

La soprano Katia Ricciarelli al settimo cielo dopo l’accoglienza ricevuta dal sindaco di Canale, Enrico Faccenda. La cantante, amata in tutto il mondo, resta colpita dalla bellezza della Cascina Chicco. “Un museo del vino, scavato nel cuore del Roero, dove ho potuto ammirare le eccellenze del territorio. Un posto meraviglioso! Un paesaggio e un ambiente unici, che mi hanno trasmesso molta pace e quella serenità che da molto tempo ormai, è turbata dalla pandemia. Persino per il mio cane Ciuffi è stata una giornata all’insegna dell’amicizia spontanea, che nasce quando ci si rilassa in una domenica in campagna. Infatti Nuvola, il cane della famiglia, e Ciuffi sono diventati inseparabili”, racconta la Ricciarelli. 

Al richiamo delle campane della domenica arriva nella chiesa parrocchiale di San Vittore dove, in massima sicurezza e a distanza, i fedeli si radunando per pregare. Ad accogliere la sfilata di fedeli ci pensa il parroco don Eligio Mantovani, veneto Doc proprio come Katia Ricciarelli. I due si scambiano i saluti e chiacchierano in dialetto (come se si conoscessero da una vita). Poi, durante la celebrazione, il parroco invita la Ricciarelli a raggiungere l’organista per condividere con i fedeli l’Ave Maria. Un’esibizione non programmata, senza prove, che scatena emozioni profonde tra i fedeli. 

La soprano si lascia trasportare dalla commozione durante la calorosa esibizione religiosa. La sorpresa prose dopo la messa: la Ricciarelli vuole immergersi nella vita di paese, come se fosse un luogo che conosce da sempre.  E, così, il sindaco le propone  “le righe sotto i portici”, un simpatico modo di dire che i canalesi hanno per far intendere “una passeggiata su e giù  per le vie del centro”. Dove, Katia ammira i tradizionali negozi storici, i prodotti tipici di Langa e Roero per immergersi nei profumi provenienti da queste prelibatezze. Il pranzo è il momento fondamentale per i progetti volti a sostenere la famosa squadra di Basket per ragazzi in carrozzina, il Santa Lucia di Roma, che a causa di chiusure e mancanza di fondi rischia di perdere quell’aspetto dello sport che ossigena e motiva questi atleti: la possibilità di allenarsi e stare insieme.