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Sanremo 2021, "Ci vuole cultura". Amadeus e Fiorello si vestono così? Spunta l'ipotesi-querela
Joe Squillo un fiume in piena. La cantante non ha preso bene lo sketch andato in onda al festival di Sanremo 2021 sulle note della canzone Siamo Donne. "Tutto banalizzato, alla Rai chiedo un festival 2022 a gruppo di donne", ha tuonato contro Amadeus e Fiorello. “Se si vestivano da drag queen almeno sarebbe stato uno spettacolo, non basta una parrucca per cantare quella canzone, per cantare quella canzone ci vuole cultura. Con quella canzone abbiamo lasciato un segno, abbiamo fatto la storia, ma la storia si rispetta. Quella sera di 30 anni fa raggiungemmo un record di ascolti di 17 milioni di spettatori, non so chi altro lo abbia fatto".
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Una vera e propria frecciatina ai bassi ascolti registrati fino ad oggi dalla kermesse. La stessa Squillo non si dice affatto stupita. C'è addirittura chi, tra i commenti arrivati sotto lo sfogo della cantante, ha consigliato di "querelare, tanto vincete di sicuro". Ma la Squillo non ci sta, non vuole arrivare a questo. "Potrei leggere i tanti messaggi arrivati su Instagram: sono stati massacrati - ha detto ancora Jo Squillo - Qualcuno ha anche scritto “se li querelate vincete di sicuro”, ma ci mancherebbe, sono troppo artista per pensare di mettere tutto in mano a degli avvocati, e non penso assolutamente che ci sia stata derisione, il fatto è che a loro, inconsapevolmente, quella cultura, quell'attenzione al femminile manca”.
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E ancora, non è finita qui per la cantante che a valanga ha asfaltato l'esibizione: "C'è bisogno nella società, dopo questo anno così speciale, che così profondamente ha colpito tutti, di un doveroso cambiamento. Noi tutti abbiamo versato così tante lacrime che davvero la musica in questo momento può essere una potente voce di cambiamento, quindi Sanremo in questo momento doveva essere ancora più speciale, toccante, non banale, e se ne sono accorti anche loro, non si può banalizzare questo grande momento anche di lacrime, riempiendo le poltrone vuote con dei palloncini: l'assenza c'è non si può chiudere, si doveva invece far sentire, perché è anche la magia di questo momento che ci fa sentire uniti".
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