Rihanna è in rosso
Ha venduto milioni di dischi. Ha riempito stadi e locali per i suoi concerti. E’ diventata un sex symbol invadendo riviste e giornali. Ha messo da parte, insomma, un bel gruzzolo di soldi, ma a quanto pare non abbastanza. O per lo meno, non sono abbastanza ora che si è venuti a sapere che sul suo conto sono rimasti solo 20mila dollari, più o meno 13mila euro. Rihanna deve tirare la cinghia e la colpa sarebbe della business manager Patricia Williams, già spedita fuori dalla porta. L’accusa della cantante è forte: la Williams avrebbe le mani troppo lunghe e così i soldi in banca sono scesi, lasciando di stucco la bella ventenne originaria delle Barbados che nel 2007 ha lanciato con successo il terzo album registrato in studio, “Good girl gone bad”. Ad andare male sono i conti finanziari, altro che storie. “Non è colpa mia se le sue ricchezze sono ridotte”, ha risposto l’ex manager, “ho lavorato per tantissimi attori, musicisti e aziende multimilionarie, per quale motivo dovrei rubare proprio a lei?”. Le ha mostrato i documenti per chiarire ogni cosa, “ma non ha voluto ascoltarmi. Lei non ha fatto altro che riempirmi di insulti”. La Williams non si è fermata e ha scaricato le responsabilità sull’etichetta, la Def Jam, e sull’agente di Rihanna, Marc Jordan: “L'etichetta non passa abbastanza fondi alla cantante e così Jordan utilizza i soldi delle partecipazioni e dei concerti per finanziare la realizzazione di video e dischi. Lui è un manager fantastico e crede in Rihanna ma usa i suoi soldi per finanziare i progetti futuri. Sfortunatamente non ha informato la sua cliente, e così ad andarci di mezzo sono stata io...”.