Rolling Stones incorona il Cav
Rolling Stones Italia, la storica rivista musicale fodata nel 1967 a San Francisco, incorona Silvio Berlusconi come "Rockstar" dell'anno. Primo su tutti, Silvio dimostra di essere l'animo più rock della scena politica mondiale. E il direttore della rivista, Carlo Antonelli, motiva coì la scelta di dedicare al Presidente del Consiglio la prima di copertina: "Ciò che conta, per noi, dovendo ogni dicembre eleggere una "rockstar dell'anno", è che quest'anno la votazione sia avvenuta all'unanimità, per evidenti meriti dovuti a uno stile di vita per il quale la definizione di rock&roll va persino stretta. I Rod Stewart, i Brian Jones, i Keith Richards dei tempi d'oro sono pivellini in confronto". Prosegue Antonelli: "La "Neverland" di Michael Jackson è una mansardina in confronto a Villa Certosa, e via così. Siamo ben fuori dal dispensare giudizi da destra o da sinistra. Siamo solo osservatori che constatano ciò che è avvenuto e avviene ogni giorno". E, ancora: "i comportamenti quotidiani di Silvio, la sua furia vitale, il suo stile di vita inimitabile, gli hanno regalato, specie quest'anno, un'incredibile popolarità internazionale". La rivista di dicembre porterà quindi Silvio in prima pagina, mentre secondi e terzi in classifica si trovano - nell'ordine - Barack Obama e Papa Ratzinger. A domanda, l'editore americano del magazine, Shepard Fairey, si è così espresso su Berlusconi: "A volte nel mio lavoro cerco di mettere in dubbio personaggi autorevoli, specialmente quando questi sembrano avere ragioni ambigue alla base delle loro azioni. Tutto quello che ho sentito e letto su Berlusconi mi porta a credere che lui si adatti a questa descrizione". Secondo classificato, sul podio di Rolling Stone Italia Barack Obama per ovvi meriti, mentre al terzo gradino si posiziona Papa Ratzinger.