Anno maledetto
Vasco Rossi, non solo droga: "Malattie mortali, 3 o 4 volte in coma". Il dramma sempre nascosto
Si definisce un "sopravvissuto", Vasco Rossi, e per la prima volta parla apertamente del suo anno drammatico, il 2011, in qui è finito tre volte in coma. In una lettera-confessione per Vanity Fair (diretto per un giorno da Cesare Cremonini), il mitico Blasco, 68 anni, rivela dettagli dolorosi della sua "vita al massimo". Dagli anni 70 del terrorismo, agli anni 80 dorati del successo: "Sono sopravvissuto alla droga e agli eccessi di quegli anni. Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte". Quindi la famiglia, nei 90, e a depressione a inizio Duemila, anche a causa degli amici che "hanno cominciato a morire intorno, Lolli, Massimo, Marietto". Nel 2011, il momento più duro: "Tre malattie mortali, sono andato in coma per 3 o 4 volte". Ma ha resistito, e ora tiene duro anche davanti a questo "Covid del caz***o". E come al solito c'è spazio per la sua ironia: "Morirò di noia per il lockdown".