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Alberto Matano, "silenzio sospetto". Dagospia e la "rissa con Diaco", cosa proprio non torna in Rai

"Come mai Alberto Matano non smentisce la presunta lite con Diaco?". Dagospia lancia di nuovo il sasso, nonostante Pierluigi Diaco sia intervenuto con parole chiarissime sulla vicenda. Ricapitoliamo: la scorsa settimana un paparazzo, via Instagram, riferisce di una rissa verbale tra Diaco, conduttore di Io e te, e il collega Matano, padrone di casa della Vita in diretta, in cui il primo avrebbe accusato il secondo di aver fatto fuori dal programma Lorella Cuccarini.

 



 

Diaco ha smentito con forza, e anche oggi è arrivata una serie di tweet al riguardo: "Il confronto civilissimo con Matano è avvenuto dentro l’ingresso Rai di Via Teulada dove ci sono telecamere di servizio che possono provare quante persone erano presenti (nessun dirigente Rai) e il tono di voce usato Chi non ha altro da fare che infangarmi mi attenda in tribunale  Dimenticavo: se qualcuno è curioso di sapere la data del confronto è il 23 giugno 2020", scrive Diaco, che poi aggiunge: "Ho una formazione cattolica e di sinistra. Poi leggendo Giuliano Ferrara ho capito il tasso di ipocrisia del mondo culturale di provenienza. Mi ritengo un liberale e constato che se non stai dalla parte della 'dittatura' culturale che conta, in Italia ti liquidano con sufficienza". Ma al di là di queste riflessioni, altamente condivisibili, a Dagospia non torna il silenzio sospetto dell'altra parte in causa, zitto anche di fronte alle accuse dirette di "maschilismo" della Cuccarini. Delle due l'una: coerenza o coda di paglia?