Fulgida
Belen Rodriguez, Bruno Vespa scopre il suo Lato B: "Chi l'ha lanciata nella tv italiana", un nome impensabile
Esce oggi il libro di Bruno Vespa Bellissime! Le donne dei sogni italiani dagli anni '50 a oggi. (RaiLibri, pp.283, euro 18). Il giornalista passa in rassegna la bellezza, il carisma, il carattere di alcune meravigliose donne hanno accompagnato il secondo Novecento e l'inizio del nuovo millennio del nostro Paese, nel suo mutare canoni, usi, mode e modi di pensare. Da Gina Lollobrigida a Sophia Loren, Claudia Cardinale, Brigitte Bardot e poi Edwige Fenech, Serena Grandi, Monica Bellucci e tante altre icone di bellezza fino ad arrivare a Diletta Leotta. Vespa racconta il fascino e la personalità delle dive che hanno incendiato i sogni degli italiani e, raccontando settant'anni di bellezza il giornalista ci accompagna in un viaggio nella storia del nostro Paese.
Di seguito, per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo alcuni stralci del capitolo del libro dedicato alla bellissima Belen Rodriguez, "l'eroina del lato B".
Diciamoci la verità: se avessimo dovuto mandare una "femmina" a rincuorare un esercito in guerra chi, non più di tardi tre anni fa, avremmo mandato se non Belén. Belin Belén come la chiama Dagospia. Incarnato gaucho. Occhi da cerbiatto, bocca che lievita, ma ancora domina. Seno perfettamente costruito. Sedere che fa storia ogni volta, cioè spesso, che lei posta una foto su Instagram. «La fulgida eroina del lato B» come l'ha definita la Righetti (Il fatto quotidiano, 24 luglio 2010) che perfidamente scrive: «Belén, il perfetto modello femminile dell'epoca berlusconiana. Popolarissima senza in apparenza saper fare alcunché. Le basta esserci. La fortuna le è stata elargita magnanimamente dal caso o dai piani alti di qualche potentato Tv».
Gli esordi - Al Corriere di Brescia, Giacomo Pellegrinelli, direttore di Teleboario, emittente bresciana, racconta che nel 2016 fu lui l'uomo del provino (certo, stentiamo a crederci, ma anche Belén ne ha fatto uno): «Incontrai Belén tramite Cotonella, il marchio d'intimo per il quale aveva realizzato uno shooting fotografico. Il primo appuntamento fu in viale Monza, a Milano, nel novembre 2005, per conoscere e valutare la possibilità di avviare una collaborazione che sarebbe iniziata nel 2006. Aveva ventuno anni, non aveva mai fatto lavori in video prima, era solo una modella. Registrò quel filmato di presentazione e firmò subito il primo contratto di collaborazione per la conduzione della rubrica commerciale "Curiosando"». Lavorò lì per sei mesi, per lei fu l'occasione per stabilizzare un rapporto di lavoro in Italia e le consentì di approdare poi in Rai per la trasmissione La tintoria. Belén ringrazia: «Una grande palestra, imparo tante cose anche grazie al mio regista che mi aiuta. Io non ho molta memoria, ma spero di portare qualche sorriso alla gente e di piacere agli italiani...». Il direttore di Teleboario ha solo un cruccio: «Non abbiamo più tutto il girato di quel provino in archivio. Chi avrebbe immaginato che sarebbe poi diventata Belén?».
Donne e uomini, piace a tutti - Le donne trovano Belén divertente. Gli uomini un tango argentino da ballare ovunque e sempre. (...) «Da ragazzina volevo fare la ballerina, poi l'architetto, e appena sono arrivati i casting ho mollato l'università: sono molto fortunata, ma anche orgogliosa di quel che ho fatto, lavoro dal mattino alla sera. Da quando avevo quindici anni non chiedo un soldo ai miei genitori e ora ho comprato una bellissima casa in Argentina per loro. Adesso sono stanca di preoccuparmi della famiglia e di fare la grande, voglio guardare le stelle, ricordarmi che ci sono il sole e la luna». Modella, oggi troppo modellata per essere credibile. Viene in Italia nel 2004 e lavora per Miss Sixty, Taglia42, Cotonella, Yamamay, Imperfect, Richmond, Pitti. Noi la sbirciamo dalla cartellonistica. È contemporanea. Perfetta. Bellezza televisiva. Il suo corpo è un paesaggio. Si può scegliere un angolo nel quale rifugiarsi. Così ce l'hanno sempre narrato. Di lei conosciamo i piedi come i denti come il collo come i tatuaggi che fa sparire come colpi di spugna alla vita. Il primo fu quello che ritraeva una pin-up e che le ricordava il marito Stefano De Martino, che invece sul braccio aveva tatuato un marinaio. Lentamente a sbiadire anche la composizione di fiori e farfalle che aveva dietro la nuca. Resiste la corona di fiori con una mezzaluna nera a forma di C, forse disegnata ai tempi della relazione con Fabrizio Corona. Scomparirà anche quella? Belén aveva annunciato che li avrebbe cancellati, e avrebbe tenuto solo quelli piccoli perché disegnati in momenti speciali. I più grandi le creano problemi come indossatrice. Ma non l'amata farfallina nelle vicinanze dell'inguine, che tanto fece scalpore a Sanremo nel 2012. Scale benedette, lei che sposta l'abito e quel tatuaggio sul quale c'interrogammo più per le nude prossimità che per il disegno in sé. (...) A L'isola si classifica al secondo posto con il 44 per cento dei voti e nessuno più la ferma. Fa sbarcare in Italia anche il fratello Jeremias e la sorella Cecilia, fidanzata con Ignazio Moser. È sempre stato chiaro: l'Italia ha dovuto adottarli pur di avere lei. Una vera e propria ditta, quella della Rodríguez, gestita con intelligenza. Poche interviste ma se vi capita di rivederla alle Invasioni barbariche del 2013, lei aspetta Santiago: il ritratto che fa di se stessa e della vita è puntuale, veriterio, autoironico. Altro che una sprovveduta raccomandata. Belén ragiona e come. Simona Ventura, in un'intervista reciproca rilasciata su Chi, nell'aprile del 2017, ricorderà quando Belén fece il provino come concorrente per L'isola dei famosi: «Vorrei fare L'isola per prendere una piccola casa in affitto, visto che il mio fidanzato (Marco Borriello) ogni volta che litighiamo mi vuole mettere le valigie fuori dalla porta. Finivo sempre a fare il giro dell'isolato con la mia macchina comprata a rate». Ma all'italiano medio di Belén interessano davvero i mille programmi a cui ha partecipato anche solo per un attimo o la sua vita sentimentale che, spesso, abbiamo la sensazione sia la sua migliore interpretazione? «Bonnie e Clyde» «Bonnie e Clyde», espressione di Fabrizio Corona per definire la loro coppia ai tempi della loro relazione, quando lui avrebbe iniziato a guadagnare montagne di soldi in nero. Commenta Belén: «Quella definizione ci è stata data dalla stampa almeno cento volte quando stavamo insieme e non è che andassimo a rapinare le banche, è che lui deve dimostrare che quando stava con me era una macchina da soldi». Con Fabrizio Corona davvero molto lavoro, grandi guadagni solo grazie alla semplice comparsa in un locale. Un grande amore (?), comunque fotografato davanti a tutti i tramonti più esotici del mondo. Un uomo esibizionista, narcisista, autolesionista. Un ragazzo intelligente quanto lei che però, a differenza di Belén, non conosce l'equilibrio: «Gli voglio bene, ma non mi stupisco più di quello che fa».