Sospetto

Otto e Mezzo, Andrea Scanzi su Sanremo 2020: "Rai provincialista, perché non ha mandato in onda Roger Waters"

Gabriele Galluccio

Andrea Scanzi fa le pulci al Festival di Sanremo 2020. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, il giornalista del Fatto Quotidiano rivela di aver seguito la kermesse perché “se non lo fai sei tagliato fuori per una settimana”. Anche se non ha gradito il fatto che la premiazione del vincitore sia arrivata quasi alle tre del mattino: “Un atto di sadismo”. Scanzi si focalizza soprattutto su un aspetto “passato sotto silenzio”, ovvero “la Rai si è permessa di non mandare in monda il video messaggio di Roger Waters, uno dei più grandi artist viventi”. “Il fatto che Sanremo preferisca celebrare Achille Lauro – continua Scanzi – anziché concedere tre minuti al mito dei Pink Floyd è grave”. Il giornalista del Fatto ha una teoria sul perché è saltato l’intervento di Waters: “La Rai mi fa ridere perché parla di esigenze di scaletta, ma la motivazione reale è perché Roger è molto politicizzato essendo filo-palestinese, quindi non hanno voluto rischiare peccando di provincialismo”. Per approfondire leggi anche: La telefonata di Morgan alle 5 del mattino