Fenomeno
Mediaset, Maria De Filippi e la verità sul suo strepitoso successo: ecco cosa c'è dietro
Lo share parla chiaro: tutti la amano e tutti la seguono, dalla casalinga a tempo pieno all'intellettualoide che ostenta sdegno verso le sue trasmissioni. Stiamo parlando di Maria De Filippi, il cui programma di punta, C'è Posta per Te, è da poco andato in congedo per dare il cambio ad un altro format campione d' ascolti: Amici. Nell'era di Equitalia e dell'ipertassazione, in cui il rintocco del campanello preannuncia spesso le notifiche più dolenti, Maria è riuscita nell'impresa di riabilitare la figura del portalettere, tanto da insinuarne l'attesa. L' epilogo di ogni fortunata stagione del suo C' è Posta per Te, infatti, si accompagna ad un' amarezza simile a quella del sette gennaio, quando, a feste natalizie concluse, si riaccomoda la tombola nello sgabuzzino, si smonta l' albero e si salutando i parenti in aeroporto, tra le lacrime. Alla De Filippi andrebbe imputata l' istituzione del sofferto Blue Saturday, che a differenza del suo famigerato cugino Blue Monday, non cade il terzo lunedì di gennaio a segnare la malinconia del dopo feste, ma ricorre già dal sabato successivo alla sospensione di C' è Posta per Te, a sancire la mestizia del "dopo De Filippi". La cassiera del supermercato presso il quale faccio la spesa incarna alla perfezione il malumore di questo fenomeno: da due settimane, il sabato sera, ha lo sguardo abulico e spento, e non condivide più col cliente l' entusiasmo di scappare a casa «a guardare la De Filippi». Ma ella non è che un esiguo campione rappresentativo di milioni di persone alle quali, la prima serata in compagnia della platinata mattatrice, era più gradita di una pizza al ristorante di città. Non è chiaro cos'abbia contribuito a determinate le arridenti sorti di questo programma, fatto sta che, ad un ventennio dalla sua prima messa in onda, non risente dell' usura, tanto da toccare picchi del 30% di share. La madrina del format continua intanto ad apparire avulsa da qualsivoglia lotta all' ultimo sangue, e mentre le rivali cercano strenuamente di scalzarla per mietere più ascolti, lei, questi ultimi, se li accaparra con mirabile imperturbabilità, senza neppure infilarsi i guantoni da box e salire sul ring. Perché la De Filippi è così: lavora indefessa alle tematiche dei suoi programmi, ma non per superare la concorrenza, bensì per compiacersi con se stessa d' aver prodotto qualcosa di gradito. E per essere certa di riuscirci, come ha più volte dichiarato, studia a menadito i copioni e cura ogni minuzia; nonostante ciò dà sempre l' idea di una che passava di lì per un fortuito caso, e che ha impugnato il microfono quasi per diletto. A comunicare quest' immagine contribuisce una totale estranietà alle sovrastrutture che, in lei, è divenuta quasi proverbiale, come testimonia la sua tipica camminata avanti e indietro per conciliare la concentrazione e quel noncurante accomodarsi sugli scalini per stare comoda, in barba a chi vorrebbe vederla assumere pose plastiche da femme fatale. Non v' è dubbio che per Maria, la priorità, non sia "piacere", bensì "piacersi". Forse fu proprio lei a sovvertire per prima la convinzione comune che, il pubblico, lo si debba irretire e vezzeggiare: lo spettatore, nel rendersi fruitore dei programmi dell' amata conduttrice, si considera già conquistato dalla sua genuina professionalità, senza pretendere che ella dia ulteriormente riscontro ad una superflua strategia di corteggiamento a base di ammiccamenti e moine. Per approfondire leggi anche: Amici, subbuglio per il bacio gay valori oltraggiati Dice di non aver mai pensato di far politica, inconsapevole di come, da anni, sia già nella branca: dalla sua tribuna che sa conciliare sia intrattenimento che umanità, ella "legifera" sull' ottemperanza a quei valori spesso oltraggiati, invitando, gli ospiti più insensibili, a leggere tra le righe del suo biasimo dinanzi al mancato abbraccio tra madre e figlio, nonno e nipote, suocera e genero. Forse è di questo che la tv ha bisogno. Non si può dimenticare il modo in cui ha congedato un ospite dell' ultima edizione di C' è Posta per Te, il quale si era rifiutato di riabbracciare la figlia in lacrime: «non so come riuscirai a prendere sonno stanotte, ma se pensi di farcela, buon per te». Quella non fu certo l' unica volta in cui sfidò l' ottusità: era il 2016 quando instaurò il trono gay i Uomini e Donne, sprezzante della disapprovazione dei telespettatori più moralisti. Ed invece, pure in questo caso, il suo pionerismo verrà tributato. Ce n' è abbastanza per confermare il luogo comune secondo il quale, la De Filippi, sarebbe raccomandata: lo è, ma non da Costanzo, come vuole la leggenda, bensì da un acclamante pubblico che, ogni giorno, non accenna a perdere l' incentivo a seguirla. di Fabrizio Barbuto