Intervista
Sabrina Colle, le confessioni a Libero: "Sesso con Vittorio Sgarbi, tutti i segreti"
In alcuni momenti lo chiama "Sgarbi". In altri "Vittorio". Forse ama il personaggio tanto quanto la persona. Lui, il più irriverente d' Italia, ostenta donne e grandi performance, ma a casa c'è sempre lei, da 20 anni: Sabrina Colle, fidanzata eterea e riservata. I due non fanno più sesso, lei non si imbarazza a dichiararlo. Se Sgarbi lo fa con altre, fa lo stesso. Perché le persone non si possiedono, Vittorio la ama ma non ha mai la sensazione di averla davvero. Sabrina, 45 anni, attrice teatrale ed ex modella, abruzzese dal fascino nobile, simpaticissima, era sparita da anni (il motivo lo spiega qui) ma adesso, interrogata da Libero su questo amore strano, sul tradimento, sulla fiducia, non si tira indietro. Perché non va mai in tv? «Perché da un lato sono riservata, dall'altro temo e so di apparire snob. Poi negli ultimi anni ho vissuto in clausura con una precisa motivazione». Ce la racconta? «Nella vita subiamo due grandi distacchi. Il primo è quando nasciamo, il secondo - e se ora mi sto commuovendo, mi scusi, significa che ancora non l'ho superato - è quello della perdita dei genitori. Ho sentito il bisogno di prendere tempo per me, per la casa, per il giardino, di rivivere i luoghi dell'infanzia passata in Abruzzo. Una favola. Ho sempre fatto una vita frenetica, sono figlia unica di una famiglia rigida: padre militare, madre severa che mi sottoponeva a dure punizioni: se facevo una marachella, per una settimana non mi parlava». Ora sta tornando la serenità? «Insomma. Come si dice: i morti hanno una lunghissima vita. Nei cuori dei propri cari. Non sentirsi più figli, se poi non si è madre, non so come fare. Mio padre se ne è andato nel 2012: non passa mai. Ho ritrovato me stessa andando al mercato, parlando con il signore della frutta a Campo de' fiori, grazie alle mie amiche, tra cui Irene Ghergo, facendo un trasloco da sola: Vittorio era sempre al lavoro, mi dava una mano un suo collaboratore». Il lavoro l'ha aiutata? «Ho avuto la necessità di smettere con il teatro per occuparmi delle cose di famiglia. Da anni ho un sodalizio con Andrée Ruth Shammah. Mi ha capito. Il teatro mi piace, ma ora ho bisogno di qualcosa di più mio. Ho alcuni progetti imprenditoriali. Mi sono sempre fatta trascinare, ora ho bisogno di tempo. Vittorio mi dice: "Sei lenta". La lentezza va rivalutata, oggi». Alcuni giorni fa però è stata in tv. «Piero Chiambretti, che adoro, mi ha chiamato per parlare di un tema che mi riguarda da tanti anni, e che oggi fanno tutti». La vita di coppia senza il sesso. «Dopo qualche anno, è così per tutti. Nella vita l'amore è un' altra cosa». Perché dice che è così diffuso? «Innanzitutto vedo tante donne anche giovani che stanno bene sole. Oggi c'è una forma di individualismo imperante. Io non sono mai stata sola. Sono stata sempre corteggiata, sceglievo, mi fidanzavo. Oggi le ragazze sono forti. E vedo che l' uomo cacciatore non esiste più». È diventato pigro? «È la donna che decide se essere preda, se le va di essere cacciata. L'uomo si sente sotto esame, ha paura di tutto, ha paura di mantenerla, ma noi non ne abbiamo più bisogno». Trova che l' uomo sia meno "assatanato"? «Solo quelli di una certa età, farlo credere è più importante che farlo veramente. Vittorio è indipendente, irriverente, provocatore. La prova provata che a lui il sesso non interessa è che sta con me da 20 anni». Non è gelosa delle altre? «Ci scherziamo, l'ho visto con tante differenti. Sta con me, forse mi ama, ma non sa se sono davvero sua. Lui affascina molto anche gli uomini, anche se quando lo salutano con un bacetto, gli dà fastidio, si lamenta. Lui dà la mano, si sente più virile». Gli uomini ci provano? «Gli uomini gli offrono le donne. Sgarbi è perennemente in vivavoce, io sento tutte le scemenze. C' è questo tizio di Pescara che lo chiama, sposato con figli, e gli vuole presentare delle amanti. Lo lusingano così. Prima o poi lo voglio conoscere». Però non le sembra che quando Sgarbi dice: "In parlamento ho fatto sesso 350 volte", manchi di tatto, verso di lei? «Questa forma di ostentazione è una debolezza. Glielo dico. Gioca molto anche la questione del sentirsi uomo. A me tante donne che lui dice di aver avuto nemmeno risultano, ad esser sincera. In 20 anni non ha mai saltato una telefonata della buonanotte prima di andare a letto. Il tradimento, per me, è altro». Cosa? «Storie di sentimento, dire "ti amo" quando non è vero, il tradimento di un amico, le doppie vite. Sgarbi ha il mito del Don Giovanni, le sue prodezze sono più letterarie che carnali. E poi come dice Battiato, "il corpo deve pur esultare"». E cosa dice del suo corpo: lei esulta? «La letteratura ha rovinato tutti. Leggevo di amori tormentati passionali, e poi il sesso è tutto questo qui? Ho molti corteggiatori. Sgarbi una volta sul mio telefono ha letto un messaggio di un uomo, ha detto: "Sei irriducibile, vuoi solo me, prima o poi crollerai". Mi diverto molto con i racconti delle mie amiche. Sono come maschi». Per approfondire leggi anche: Vittorio Sgarbi da censura: "Le settantenni che mi fanno sangue" Un uomo che la farebbe capitolare? «Ho visto 20 volte Vento di passioni con un giovanissimo Brad Pitt, il film che l' ha rivelato al mondo. Beh, ogni volta piango. Sgarbi mi dice: "Ti sei immedesimata, ma questo è stronzo, io non sono così". Gli attori, in genere, però non hanno mai destato in me curiosità». Vittorio è una star. «È se stesso. Con lui è stato unico. Quella parte è finita quasi subito. Ma il nostro rapporto non è freddo, è molto affettuoso, intenso, coinvolgente. Si fida ciecamente». Cosa gli deve? «Tutto. Dopo l'infanzia stupenda sono uscita dalla vita di provincia, rincorrevo la vita. Facevo la modella. Ho vissuto a Tokyo, Miami, Sydney. Poi l'ho conosciuto. Conoscevo l'Italia attraverso i poeti, come conoscevo la Francia attraverso la storia di Maria Antonietta, lui mi ha trasmesso l' amore per questo Paese. Tutto è diventato tangibile». Come è Vittorio a casa? «Mansueto, dolce. Le racconto il nostro Natale. Avevamo mille inviti ma l'abbiamo fatto io e lui. Avrei dovuto essere triste, senza più i miei genitori, invece mi mette sempre gioia. Esco con una mia amica, torno, e Vittorio faceva la maratona dei film di Sylvester Stallone. Lo adora». Sgarbi voleva un figlio da lei, Sabrina. Ha detto di no: il figlio è lui. «Vittorio è contro il matrimonio, ha le sue idee, ma mi ha detto che è strano che lui abbia figli in giro da donne con cui è stato una notte e non da me con cui sta da anni. Mi ha portato due volte Antinori in casa. Non ho mai avuto la forza di intraprendere quella strada. Io sono responsabile di me stessa. E quindi sono stata elusiva come sempre, con la solita leggerezza ho detto di no». Mai dire mai. «È vero. Mi commuove, e senza copione, quando alla tv vedo nascere i bambini. È la cosa più bella del mondo. Ma mai mi accanirei. Non mi interessa il possesso, è la mia forza. E in questo devo ringraziare i miei genitori. Vittorio questo ama di me, io sono autonoma, sono la ragazza con la valigia. Domani potrei andarmene e rimettermi in gioco». La sua forza è anche quella di non curarsi delle convenzioni. «Non ho mai avuto il tarlo di tarpare un desiderio, non mi è mai piaciuto il senso di rinuncia che tanto amano i cattolici. Non si possono possedere le persone». di Alessandra Menzani