Sfide

Domenica In, Barbara D'Urso e l'ultima bomba contro Mara Venier: "Che sia lei oppure Cristina Parodi..."

Davide Locano

Finalmente, l'intervista integrale concessa da Barbara D'Urso. Quella dell'ultima dichiarazione di guerra a Mara Venier, una guerra iniziata per gli ascolti di Domenica In e Domenica Live e che, ora, sta andando anche sul personale. Quando le ricordano che non pare più vicina come un tempo alla Venier, la D'Urso risponde: "A Mara volevo bene e Mara, ne sono certa, voleva bene a me. Ma c’è un aspetto umano che non rientra nella sfida professionale e che per questo fa male: mi hanno mandato delle foto, perché io non seguo i social, in cui Mara postava sulle sue storie di Instagram i commenti dei miei più grandi odiatori, certi leoni da tastiera che scrivono di me cose orribili, che insultano me, i miei fratelli e i miei figli. Ed è ormai noto che lei vada sul mio profilo e metta i like proprio a certi miei odiatori, l’hanno scritto diversi siti". Leggi anche: D'Urso-Venier, l'ultimo trionfo di Carmelita Dunque, la D'Urso rincara: "Io non ho nulla contro Mara, continuo a volerle bene e la sfida della domenica non è certo una sfida a livello personale. Che il mio competitor sia Pippo Baudo, Cristina Parodi o Mara, io faccio il mio programma e penso al mio pubblico che negli anni continua a restare fedele e a regalarci un grande successo". Quindi, ricordano alla conduttrice Mediaset che la Venier spesso ricorda con orgoglio la "sua bella famiglia", e le chiedono perché non faccia altrettanto. "Ho una famiglia stupenda, siamo sei fratelli e abbiamo dolori comuni che riguardano i nostri genitori, dolori che ci hanno sempre tenuti unitissimi. Ci vediamo ogni volta che possiamo, pur vivendo chi in Spagna e chi in Giappone, ma ci amiamo molto tutti. Poi ho due figli di cui sono orgogliosissima. Da decine di anni mi viene chiesto di fare foto con i miei familiari e io rifiuto. L’ultima risale al 2001… Questo perché io rispetto la loro riservatezza, che è la cifra comune dei miei affetti", conclude la D'Urso.