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Biagio Izzo nei guai: chiesti gli arresti domiciliari per la star del cinepanettone
Il Tribunale del Riesame discuterà il 23 marzo prossimo la richiesta di arresti domiciliari a carico di Biagio Izzo, coinvolto in un'inchiesta della Guardia di Finanza. Nei confronti dell'attore partenopeo è ipotizzato il reato di turbativa d'asta. Izzo però si dichiara estraneo ai fatti. "Nessun arresto e nessuna responsabilità dell'attore, nell'indagine si chiarirà tutto" fanno sapere gli avvocati Sergio ed Angelo Pisani, difensori dell'attore. "In realtà Biagio Izzo, come già riconosciuto dal giudice nelle indagini preliminari - aggiungono gli avvocati - è totalmente estraneo a qualsiasi ipotesi di reato. L'attore infatti non compare in alcuna conversazione e appare coinvolto nell’inchiesta solo indirettamente a causa di alcuni soggetti che parlano di lui e cercano di entrare nelle sue grazie per l'acquisto all'asta di due motorini pignorati, per cui invece il contribuente aveva presentato regolare ricorso". L’inchiesta è nata da un filone di una indagine più ampio su due funzionari dell’erario. Ed è in alcune intercettazioni telefoniche che spunta il nome di Biagio Izzo. I colloqui sono tra il titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche, un ex dipendente di Equitalia e un dirigente dell’istituto vendite giudiziarie di Napoli. I tre parlano di un «attore famoso» per il quale bisogna agire per recuperare alcuni beni pignorati e messi all’asta. I legali dell'attore spiegano inoltre che "il gip, alla luce degli atti, ha già fatto chiarezza escludendo in radice la possibilità che possa configurarsi l'ipotesi di turbativa d'asta. Siamo sicuri di chiarire ogni aspetto, c'è massima fiducia nella giustizia per dare chiara risposta ad infelici strumentalizzazioni mediatiche. Ci sorprende l'appello del pm, trattandosi peraltro di fatti di 3 anni fa, su cui c'è incompetenza territoriale, rispetto ai quali riteniamo che l'attore non abbia avuto nessuna condotta irregolare", concludono.